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Il talento di Matilde, a soli 15 anni già convocata da Conegliano in serie A1

Grande emozione e soddisfazione per la monregalese classe 2010, al fianco di mostri sacri come Haak, Wolosz, Chirichella, Sillah e Fahr

Il talento di Matilde, a soli 15 anni già convocata da Conegliano in serie A1

Matilde Borello in maglia Conegliano, prima del match di A1 con Busto Arsizio

Ci sono storie che profumano di talento, sacrificio e sogni che diventano realtà un passo alla volta, con la lucida determinazione di chi vuole volare sempre più in alto. La storia di Matilde Borello, giovane schiacciatrice classe 2010, nata e cresciuta a Mondovì, è esattamente una di queste. Una storia che emoziona, perché racconta di una ragazza che a soli 15 anni sta già scrivendo pagine importanti del volley italiano.

Matilde è cresciuta nel settore giovanile dell’allora Lpm Pallavolo Mondovì, oggi Mondovì Volley, dove fin da piccolissima ha iniziato a lasciare il segno. Chiunque l’abbia vista crescere in palestra lo sapeva: quel mix di talento naturale, grande entusiasmo, coordinazione e fame di migliorarsi ogni giorno è il marchio delle predestinate.

Un 2024 da ricordare: il bronzo europeo e la chiamata dell’Imoco

Quest'estate per lei è arrivata una svolta che difficilmente dimenticherà: con la maglia azzurra dell’Italia Under 16, Matilde ha conquistato uno splendido bronzo europeo, dimostrando di saper reggere la pressione dei grandi palcoscenici nonostante la giovanissima età.

E come spesso accade quando il talento si manifesta così presto, gli occhi delle big non tardano ad arrivare. Così, pochi mesi dopo, è arrivata la chiamata che cambia la vita: l’Imoco Conegliano, la squadra più forte del mondo, ha deciso di puntare su di lei. Oggi Matilde veste quei colori, giocando tra Serie C e Serie B, ma allenandosi ogni giorno in un ambiente che forgia campionesse.

La prima convocazione in A1: un sogno che diventa reale

Questa settimana, un’altra pagina emozionante è entrata nel suo libro. Mercoledì 19 novembre, per la prima volta, Matilde è stata convocata in prima squadra per la sfida di serie A1 tra Conegliano e Busto Arsizio (terminata con la vittoria al tie-break delle "pantere"). Nessun ingresso in campo, è vero. Ma chi ama lo sport sa bene che certi momenti valgono come un intero set giocato.

Perché Matilde ha vissuto la gara da dentro, fianco a fianco con alcune delle più grandi giocatrici del pianeta: FahrGabi, Lubian, Haak, Wolosz, Chirichella, Sillah. Un roster che fa tremare chiunque, ma non lei, che ha respirato quell’atmosfera con curiosità, entusiasmo e la calma lucida di chi vuole arrivarci davvero.

Il coach Daniele Santarelli, che l’ha notata nel settore giovanile, ha voluto premiarne la crescita. Una scelta che parla chiaro: questa potrebbe essere solo la prima di molte chiamate.

Una 15enne che ha lasciato casa per inseguire un sogno

Da quest’anno Matilde vive a Conegliano. Ha quindici anni, ma un coraggio che ne dimostra almeno venticinque. Si allena ogni giorno, studia regolarmente al liceo e porta avanti una routine da vera atleta professionista. Non è un percorso semplice: ci sono sacrifici, distanze, nostalgia. Ma c’è anche una passione enorme che guida ogni sua scelta.

Del resto, il volley ce l’ha nel sangue: è figlia di Paolo e Alessandra Fissolo, entrambi ex pallavolisti e figure storiche dello sport monregalese. Una famiglia che conosce bene cosa significhi crescere con la palla tra le mani e che sostiene Matilde con orgoglio, discrezione e una forza silenziosa che vale più di mille parole.

Il futuro? Il futuro sembra avere il suo nome

Fisico, atletismo, determinazione. Matilde ha tutto. Ma soprattutto ha quella scintilla di chi ama il volley sul serio, di chi entra in palestra con gli occhi pieni di voglia e il cuore colmo di gratitudine. Non sappiamo dove arriverà, perché lo sport è un viaggio imprevedibile. Ma una cosa è certa: le tappe, Matilde, continuerà a bruciarle.

E chissà, forse un giorno la vedremo davvero là dove oggi sogna in silenzio: protagonista stabile della Serie A1, magari in un Palaverde che esplode per una sua schiacciata decisiva. Per ora, però, è bello godersi questo presente che profuma già di futuro. Un futuro che, per lei, sembra essere solo all’inizio.

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