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Una nuova speranza per combattere il flagello della cimice asiatica

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Quello della cimice asiatica è un flagello che si è abbattuto da una decina di anni sulla nostra agricoltura. Era il 2013 quando un’azienda di pesche nettarine di Cuneo “avvistava” per la prima volta la cimice in Piemonte. Fu interessato del caso perfino il dipartimento statunitense dell’agricoltura, l’Usda, che aveva già avuto a che fare con il parassita, introdotto accidentalmente negli Stati Uniti già nel 1998. La buona notizia è che dopo anni di devastazioni si vede una luce in fondo al tunnel. Merito di un minuscolo imenottero, già presente alle nostre latitudini. Si chiama Anastatus bifasciatus ed è il nemico più irriducibile della cimice marmorizzata o asiatica e di altri parassiti. Essendo una specie autoctona, ha il vantaggio di non essere soggetto alle limitazioni normative che tuttora frenano un impiego ad ampio raggio della vespa samurai, altro grande antagonista della cimice. Tra i noccioleti dell’agriturismo Tetto Garrone di Roata Rossi,...

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