"Stare al mondo": il 27 giugno a Briaglia la proiezione del docufilm di Schellino

23 Giugno 2025 - 11:13

Paola Ghiglia, la "regina del Dancing" di Bastia, mancata nel 2023

La rassegna cinematografica Terra, cielo e altre storie, del regista fariglianese Remo Schellino, arriva anche a Briaglia. In piazza Serra, appuntamento aperto a tutti, venerdì 27 giugno, alle ore 21.30, con l'organizzazione della Pro loco, in occasione della proiezione del docufilm Stare al mondo, per scelta o per destino. «Stare al mondo, secondo della trilogia sul nascere, vivere e morire, si concentra sulla capacità, o l'incapacità, di indirizzare le proprie vite nella direzione voluta, sull’accettazione di modelli tradizionali cui adattarsi o sulla reazione ad essi, nel segno di un’indipendenza e di una realizzazione personale – spiega Schellino –. Impostato sul modello del “racconto di vita”, il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla “scelta”, o, al contrario, sull’“assenza di scelta” in ambito affettivo e lavorativo, nel tentativo di comprendere come i condizionamenti religiosi, familiari o sociali abbiano influenzato il corso delle esistenze». “Stare al Mondo” traccia un ri ... ARTICOLO PREMIUM Se sei un abbonato all'edizione digitale fai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti! Senza pensieri Abbonamento Autorinnovabile 1 settimana 1 € Acquista ora Un solo account tanti vantaggi Scopri l'offerta premium più adatta a te Scoprile tutte Sei già abbonato?

La rassegna cinematografica "Terra, cielo e altre storie", del regista fariglianese Remo Schellino, arriva anche a Briaglia. In piazza Serra, appuntamento aperto a tutti, venerdì 27 giugno, alle ore 21.30, con l'organizzazione della Pro loco, in occasione della proiezione del docufilm "Stare al mondo, per scelta o per destino".

«"Stare al mondo", secondo della trilogia sul "nascere, vivere e morire", si concentra sulla capacità, o l'incapacità, di indirizzare le proprie vite nella direzione voluta, sull’accettazione di modelli tradizionali cui adattarsi o sulla reazione ad essi, nel segno di un’indipendenza e di una realizzazione personale – spiega Schellino –. Impostato sul modello del “racconto di vita”, il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla “scelta”, o, al contrario, sull’“assenza di scelta” in ambito affettivo e lavorativo, nel tentativo di comprendere come i condizionamenti religiosi, familiari o sociali abbiano influenzato il corso delle esistenze».

“Stare al Mondo” traccia un ri

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