Buonissima la prima per Darko Damnjanovic con la Stella Rossa U16

21 Marzo 2021 - 22:59

Buona, anzi buonissima la prima per Darko Damnjanovic sulla panchina della Stella Rossa Belgrado Under 16. L'ex mister degli Allievi Monregale e del Ceva da due settimane ha assunto, nella sua Serbia, il ruolo di vice allenatore nella squadra giovanile guidata dal mister Srdjan Bugarski. E domenica mattina si è tenuta la prima partita ufficiale (per ragioni burocratiche Darko non aveva ancora esordito). Risultato: 8-2 per la sua Stella Rossa nel derby con i pari età della Lokomotiva. LEGGI ANCHE: Darko, cuore diviso a metà tra Stella Rossa e Ceva: «Sono tornato a casa» Damnjanovic, dopo una seconda vita a Ceva durata 15 anni, era ritornato a casa agli inizi di febbraio. L'ultima volta scappava dalla guerra e dalla devastazione, ora ha mollato tutto per inseguire il sogno da allenatore professionista. «Sono partito che ero un ragazzo, giocare a calcio era un modo per sfuggire alla povertà e... ARTICOLO PREMIUM Se sei un abbonato all'edizione digitale fai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti! Senza pensieri Abbonamento Autorinnovabile 1 settimana 1 € Acquista ora Un solo account tanti vantaggi Scopri l'offerta premium più adatta a te Scoprile tutte Sei già abbonato?

Buona, anzi buonissima la prima per Darko Damnjanovic sulla panchina della Stella Rossa Belgrado Under 16. L'ex mister degli Allievi Monregale e del Ceva da due settimane ha assunto, nella sua Serbia, il ruolo di vice allenatore nella squadra giovanile guidata dal mister Srdjan Bugarski. E domenica mattina si è tenuta la prima partita ufficiale (per ragioni burocratiche Darko non aveva ancora "esordito"). Risultato: 8-2 per la sua Stella Rossa nel derby con i pari età della Lokomotiva. LEGGI ANCHE: Darko, cuore diviso a metà tra Stella Rossa e Ceva: «Sono tornato a casa» Damnjanovic, dopo una "seconda" vita a Ceva durata 15 anni, era ritornato a casa agli inizi di febbraio. L'ultima volta scappava dalla guerra e dalla devastazione, ora ha mollato tutto per inseguire il sogno da allenatore professionista. «Sono partito che ero un ragazzo, giocare a calcio era un modo per sfuggire alla povertà e...

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