Sacha Chang assolto, parlano gli avvocati: «Aveva allucinazioni visive e uditive» - VIDEOINTERVISTA

22 Marzo 2025 - 09:06

<span data-mce-type=bookmark style=display: inline-block; width: 0px; overflow: hidden; line-height: 0; class=mce_SELRES_start></span> All'indomani della sentenza di assoluzione dovuta alla non imputabilità per «vizio totale di mente» di Sacha Chang, il 23enne olandese che lo scorso 16 agosto 2023 uccise a coltellate il padre Chain Fa e l'amico di famiglia Lambertus Ter Horst a Montaldo Mondovì, abbiamo incontrato gli avvocati della difesa Luca Borsarelli e Gabriele Carazza. «Il nostro assistito, come riconosciuto dalla perizia psichiatrica, al momento dei fatti era completamente incapace di rendersi conto di cosa succedeva attorno a sè. Aveva allucinazioni, lui stesso ci ha riferito di sentire delle voci che gli imponevano di correre in aiuto di questa ragazza con cui aveva avuto una storia e di eliminare tutti gli ostacoli che si frapponevano. Questa situazione clinica si è protratta giorni dopo l'arresto». Ora Chang, in quanto ritenuto socialmente pericoloso, non è in stato di libertà. Si trova alla Rems di Bra e dovrà stare in una struttura sanitaria per l'esecuzione delle misure di sicurezza per i prossimi dieci anni. Presumibilmente sconterà questo tempo nei Paesi Bassi, che hanno depositato domanda di estradizione. Cliccando qui si può ascoltare l'intervista completa.

All'indomani della sentenza di assoluzione dovuta alla non imputabilità per «vizio totale di mente» di Sacha Chang, il 23enne olandese che lo scorso 16 agosto 2023 uccise a coltellate il padre Chain Fa e l'amico di famiglia Lambertus Ter Horst a Montaldo Mondovì, abbiamo incontrato gli avvocati della difesa Luca Borsarelli e Gabriele Carazza. «Il nostro assistito, come riconosciuto dalla perizia psichiatrica, al momento dei fatti era completamente incapace di rendersi conto di cosa succedeva attorno a sè. Aveva allucinazioni, lui stesso ci ha riferito di sentire delle voci che gli imponevano di correre in aiuto di questa ragazza con cui aveva avuto una storia e di eliminare tutti gli ostacoli che si frapponevano. Questa situazione clinica si è protratta giorni dopo l'arresto». Ora Chang, in quanto ritenuto socialmente pericoloso, non è in stato di libertà. Si trova alla Rems di Bra e dovrà stare in una struttura sanitaria per l'esecuzione delle misure di sicurezza per i prossimi dieci anni. Presumibilmente sconterà questo tempo nei Paesi Bassi, che hanno depositato domanda di estradizione. Cliccando qui si può ascoltare l'intervista completa.