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Chi era Liam Rezac, l'escursionista 15enne morto in montagna in Valle d'Aosta

Appassionato di montagna, esperto nonostante la giovane età. Aveva deciso di proseguire sul percorso, mentre la sua famiglia si era fermata per riposare

Chi era Liam Rezac, l'escursionista 15enne morto in montagna in Valle d'Aosta

Il giovane Liam Rezac

Si chiamava Liam Daniel Henry Rezac, francese di soli 15 anni, il giovane escursionista morto nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio, durante un'uscita in montagna, in Valle d'Aosta.

Liam Rezac era originario di Erbrée, un piccolo comune in Bretagna (di circa 1.700 abitanti) . Faceva parte di una famiglia che amava la montagna: era in vacanza con i genitori e il fratello, in soggiorno in un appartamento di Charvensod, vicino ad Aosta . Nonostante l’età, era abituato alle escursioni e sentiva dentro di sé la voglia di arrivare alla vetta. Aveva deciso di proseguire da solo in un tratto di cammino dove la famiglia si era fermata a riposare .

L’escursione verso la Becca di Viou

Il 22 luglio, intorno alle 12:30, la famiglia parte da Valpelline (quota circa 1.000 metri) verso la Becca di Viou, cima di circa 2.856 metri, che domina la piana di Aosta.Si tratta di un itinerario lungo e impegnativo con circa 1.900 metri di dislivello, ma accessibile in condizioni normali e con percorso tracciato. Liam, fiducioso nella sua forza e nella sua esperienza, aveva deciso di continuare verso la vetta da solo, mentre la famiglia si era invece fermata per una pausa.

L’ultimo contatto e la perdita dell’orientamento

L’ultimo messaggio è arrivato alle 18:38 del 22 luglio: Liam invia ai genitori le coordinate GPS, insieme a un breve video, dicendo: “Mi sono perso, proverò a trovare un’altra strada”. Pochi minuti dopo scrive: “Sto rientrando, ho sbagliato direzione, sotto di me però vedo il sentiero”. È l’ultimo segnale: dopo non viene più ricevuta risposta né sono visualizzati i suoi messaggi. Il satellitare lo colloca in un vallone ripido, probabilmente su un tratto di discesa errato che lo ha condotto a un canalone laterale rispetto al sentiero pianificato.

I soccorsi — una lunga notte di ricerche

Verso le 20 del 22 luglio, quando la famiglia non ha più notizie, scatta l’allarme. Le ricerche iniziano immediatamente: coordinate dai Vigili del Fuoco di Aosta, intervengono il Soccorso Alpino Valdostano, il Sagf della Guardia di Finanza, il Corpo forestale e volontari della protezione civile di Valpelline. Si usano droni, unità cinofile e sorvoli aerei.

Le ricerche continuano tutta la notte. Con la luce dell’alba, l’elicottero della Protezione Civile intercetta il corpo a una quota compresa tra 1.600 e 2.000 metri, in una zona valliva sotto il punto GPS comunicato da Liam. Il recupero avviene nella prima mattinata del 23 luglio, verso le 6, e la salma è trasportata alla camera mortuaria di Aosta. Non risultano responsabilità penali nei confronti della famiglia; non è stata disposta autopsia in via preventiva.

Dinamica dell’incidente

Liam è scivolato per una cinquantina di metri in un canalone, dove la caduta è stata fatale, probabilmente istantaneamente per i traumi riportati.

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