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Incidente di Milano, sul furgone fermato a Mondovì anche monili in oro rubati

Per la nonna della minorenne, coinvolta nell'investimento mortale di Cecilia De Astis, è scattata la denuncia per ricettazione

Incidente di Milano, sul furgone fermato a Mondovì anche monili in oro rubati

L'auto che ha travolto e ucciso la 71enne Cecilia De Astis a Milano, nel riquadro il gruppo di minorenni

Era il 13 agosto scorso quando una pattuglia della Polizia stradale della sottosezione di Mondovì aveva fermato sull'A6 Torino-Savona, non lontano dal casello di Fossano, il furgone con a bordo una dei minorenni coinvolti nella morte di Cecilia De Astis, la 71enne investita e uccisa a Milano due giorni prima. In quel frangente la ragazzina, di appena undici anni, stava viaggiando sul furgone condotto dalla nonna. All'interno del mezzo i poliziotti hanno rinvenuto dei monili in oro, che sono stati subito sequestrati. La donna alla guida del mezzo è poi stata denunciata per ricettazione. 

Sul furgone è scattato anche un fermo amministrativo dovuto a sanzioni e tasse non pagate. Com'è noto l'undicenne fermata a Mondovì (l'unica bambina del gruppo) era stata ricoverata provvisoriamente in Pediatria al "Regina Montis Regalis" e poi affidata ad una comunità. I quattro minorenni, appartenenti a una comunità rom milanese e ritenuti responsabili del tragico incidente che ha causato la morte della 71enne, sono stati allontanati dalle rispettive famiglie e «trasferiti in una località sicura».

Il provvedimento era stato eseguito tra il 13 il 14 agosto dalla Polizia Locale di Milano poiché le famiglie dei ragazzi si erano allontanate dalla loro residenza senza fornire alcuna comunicazione delle loro intenzioni, «tradendo così la buona collaborazione inizialmente manifestata durante le indagini».

Arrestata la madre di due ragazzini coinvolti nell'incidente a Milano

Intanto è notizia di ieri che la mamma del tredicenne alla guida dell'auto che ha travolto e ucciso la 71enne Cecilia De Astis lo scorso 11 agosto è stata arrestata a Milano. La donna, 33 anni, deve scontare tre anni e dieci mesi di carcere, un cumulo di pena per alcuni furti commessi tra il 2017 e il 2019. Ora si trova nel carcere di San Vittore. Sull'auto pirata era presente anche un altro figlio della donna e altri due bambini. L'undicenne era stata appunto rintracciata dalla Polizia stradale di Mondovì sulla autostrada A6 Torino-Savona, mentre il quarto bambino, anche lui di soli undici anni, è tuttora ricercato dagli inquirenti. Si sarebbe allontanato in zona San Paolo, a sud di Milano.

I tre compariranno davanti al Tribunale dei Minori

Tutti e tre, non imputabili perché minori di 14 anni, si trovano in una comunità protetta, come stabilito dalla Procura dei Minori in base all'articolo 403 del Codice civile, che scatta quando il minore «si trova esposto, nell'ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psicofisica» e sorge quindi l'emergenza di «collocarlo in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione». Il provvedimento dell'affidamento in comunità, preso d'urgenza, sabato 16 agosto è stato convalidato dal gip.

Per i tre minori rintracciati è stato nominato un "curatore speciale/difensore" e il 27 agosto si terrà davanti al Tribunale dei Minori l'udienza di comparizione per i genitori. Durante l'udienza davanti a un giudice togato e uno onorario anche i ragazzini potranno prendere la parola e, sentiti i genitori, saranno decisi i provvedimenti più adeguati nel loro interesse. Il più probabile è il trasferimento in una comunità. 

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