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I morti sulle nostre strade in sei anni non sono calati: l'obiettivo resta lontano

33 vittime in questo 2025, quasi come il totale dell'anno scorso. L'Aci: «Già 14 motociclisti deceduti nel 2025 sulle strade cuneesi»

Incid

Immagine di repertorio

A meno di due mesi dalla fine del 2025, la sicurezza stradale in provincia di Cuneo resta un tema di grande attualità. Secondo i dati aggiornati ad oggi, le vittime di incidenti stradali sono già 33, un numero che sfiora il totale del 2024 (34 decessi, secondo il report Aci), riportando sotto i riflettori un problema che sembra lontano dall’essere risolto.

I dati ufficiali Aci-Istat, diffusi a metà ottobre, confermano un trend pressoché stabile rispetto al 2019. Ovvero l'anno scelto come riferimento per l’obiettivo europeo “Vision Zero 2030”, che punta a ridurre del 50% le vittime e i feriti gravi sulle strade. Negli ultimi sei anni, la media di mortalità sulle strade cuneesi è rimasta appena sotto i 40 decessi annui, lo stesso valore del 2019.

“A poco più di quattro anni dal 2030, siamo ancora lontani dai traguardi fissati dall’Agenda Onu sulla sicurezza stradale” – sottolineano il presidente e il direttore dell’Automobile Club Cuneo, Francesco Revelli e Giuseppe De Masi. “È però importante riconoscere gli interventi concreti delle istituzioni locali, come quelli della Provincia di Cuneo, che ha avviato la messa in sicurezza delle strade provinciali 32 e 661, con particolare attenzione ai motociclisti, tra le categorie più a rischio nel Cuneese”.

Motociclisti le vittime più numerose

Proprio i centauri rappresentano una quota significativa dei decessi nel 2025: 14 vittime nei primi dieci mesi, un dato quasi analogo a quello di fine 2022 (15 morti su due ruote). In confronto, nel 2024 furono 4, nel 2023 e nel 2021 nove ciascuno.

Feriti in calo, ma cresce la "micromobilità" a rischio

Un segnale parzialmente positivo arriva invece dai feriti gravi, in diminuzione rispetto ai 1.895 registrati nel 2019: negli ultimi sei anni la media si è attestata attorno a 1.583.

In aumento, però, gli incidenti che coinvolgono biciclette e monopattini elettrici, segno di una nuova criticità legata alla diffusione della micromobilità. Nel 2024 si sono verificati 120 incidenti con biciclette e 12 con monopattini elettrici, in crescita rispetto all’anno precedente (108 e 10).

“Le biciclette, le e-bike e i monopattini devono essere integrati pienamente nelle strategie di sicurezza stradale”, ribadiscono Revelli e De Masi. “Serve una raccolta dati precisa e interventi mirati su prevenzione, controllo e formazione, per garantire una mobilità sostenibile ma sicura per tutti”.

L’Automobile Club Cuneo rilancerà il suo appello in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, in programma domenica 16 novembre, con l’obiettivo di trasformare la memoria in azione concreta.

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