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Incidente del cappellano del Toro, c'è un indagato

Don Riccardo Robella era stato tamponato in autostrada di rientro da Mondovì

Di ritorno da Mondovì, l'incidente in autostrada: grave il cappellano del Torino

Don Riccardo Robella, parroco di Leinì e cappellano del Toro

Resta in prognosi riservata don Riccardo Robella, il parroco "granata" di Leinì, noto ai più nelle vesti di cappellano del Torino. A quasi due settimane dal brutto incidente in autostrada e dopo il complesso intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, le sue condizioni restano serie.

Don Riccardo era di ritorno da una cena a Mondovì con gli amici del Toro Club quando era stato violentemente tamponato da un’Audi A8 sulla Torino‑Savona, a due chilometri circa dal casello dell’autostrada. La sua Dacia Duster si era ribaltata finendo poi la corsa contro il guardrail. Le sue condizioni erano apparse fin da subito critiche.

L’uomo alla guida dell’Audi è ora indagato per lesioni stradali. Si tratta di un imprenditore del Saluzzese. Le indagini, dirette dal pm Lorena Ghibaudo della Procura di Asti, sono affidate alla Polizia Stradale di Alessandria. Come ha precisato l’avvocato Flavio Campagna, legale dell’imprenditore, l'uomo era sobrio al momento del tamponamento e «non si dà pace di quanto accaduto». Risulta pertanto esclusa l’aggravante della guida in stato di ebbrezza.

Intrappolato privo di sensi nell’abitacolo dell’auto, il sacerdote era stato liberato e trasferito con l’elisoccorso al Cto di Torino, dove i medici hanno rilevato un grave trauma toracico e vertebrale. Ora si trova ricoverato nel nosocomio torinese, in rianimazione. Il passeggero che viaggiava con don Riccardo, Ulrico Leiss de Leimburg (Console Onorario della Polonia a Torino), ha riportato invece solo lievi ferite.

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