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Prima un sms dalla Banca, poi una chiamata Whatsapp dalla Polizia: è una truffa!

La novità: i malfattori utilizzano foto di dirigenti della Polizia sul falso profilo, per essere più credibili durante la chiamata

Prima un sms dalla Banca, poi una chiamata Whatsapp dalla Polizia: è una truffa!

Riportiamo di seguito il comunicato della Polizia di Stato, che mette in guardia i cittadini da un nuovo tipo di truffa.

In queste settimane molti cittadini stanno ricevendo sms, apparentemente inviati dal proprio istituto bancario, che segnalano presunti problemi al conto corrente. Spesso, subito dopo, segue la telefonata su whatsapp da parte di un numero sconosciuto, il cui profilo mostra l’immagine istituzionale di noti dirigenti della Polizia di Stato.

La novità della truffa è proprio questa: i criminali usano la foto del dirigente per apparire credibili e autorevoli nel momento in cui si presentano ai propri interlocutori e per convincerli a “mettere al sicuro” i propri risparmi seguendo le istruzioni ricevute. Di solito i truffatori chiedono di effettuare bonifici verso conti fraudolenti oppure di fornire credenziali, codici dispositivi e otp.

Attenzione: si tratta di una truffa! Banche e Polizia di Stato non contattano i cittadini tramite whatsapp, sms o altre app di messaggistica per segnalare movimenti sospetti sul conto corrente, né richiedono credenziali, dati personali o informazioni finanziarie.

In caso di ricezione di messaggi sospetti, non rispondere e non aprire eventuali link; in caso di dubbi rivolgersi alla propria banca utilizzando esclusivamente i canali ufficiali e segnare subito l’accaduto alla Polizia postale attraverso il sito ufficiale del Commissariato di PS online.

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