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Una corsa a folle velocità in autostrada: la terribile ipotesi per la morte di Matilde Baldi

La giovane viaggiava a bordo dell'auto guidata dalla mamma, quando era stata tamponata da una Porsche

Una corsa a folle velocità in autostrada: la terribile ipotesi per la morte di Matilde Baldi

Matilde Baldi in uno scatto pubblicato su Instagram

Potrebbe esserci stata una gara tra vetture di grossa cilindrata all’origine dell’incidente che ha causato la morte di Matilde Baldi, 20 anni, residente a Montegrosso d’Asti. Il tragico episodio si era verificato lo scorso giovedì 11 dicembre, poco dopo le 20.30, lungo il tratto dell’autostrada A33 Asti-Cuneo, nei pressi di Asti.

La giovane viaggiava su una Fiat 500, condotta dalla madre, quando l’auto è stata tamponata violentemente da una Porsche 911 GT3 con targa tedesca. L’impatto è stato fatale.

Madre e figlia sono state soccorse e trasferite d’urgenza in ospedale. La mamma ha riportato gravi ferite al volto, ma non è risulta in pericolo di vita. Le condizioni di Matilde, invece, sono apparse critiche fin da subito. Trasportata in codice rosso all’ospedale di Alessandria, la ragazza ha lottato per cinque giorni prima di spegnersi la sera del 16 dicembre, nonostante i tentativi dei medici. I familiari hanno successivamente autorizzato l’espianto degli organi.

La notizia ha suscitato profondo dolore nella comunità di Montegrosso d’Asti, dove Matilde era molto conosciuta. Sgomento anche tra i colleghi del Caffè Vergnano del centro commerciale "Il Borgo" di Asti, dove lavorava, e tra le compagne di squadra della Play Asti.

L'IPOTESI

Nel frattempo, le indagini proseguono. La Procura di Asti ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, affidando gli accertamenti alla Polizia Stradale di Bra. Dall’analisi delle immagini delle telecamere e dalle testimonianze raccolte, starebbe emergendo con sempre maggiore forza l’ipotesi di una gara clandestina.

Secondo quanto ricostruito finora, sulla stessa carreggiata sarebbero state presenti almeno due Porsche, lanciate a velocità estremamente elevate. Alla guida vi sarebbero stati imprenditori astigiani, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine. Una delle vetture avrebbe colpito la Fiat 500 a una velocità stimata intorno ai 200 chilometri orari.

Gli inquirenti stanno ora approfondendo ogni elemento per chiarire le responsabilità e ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto.

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