ultime notizie
10 Luglio 2025 - 09:22
Francesco Corrado, presidente di "Ecobeinale", ha introdotto gli ospiti della serata
Sala gremita di cittadini e interessati, anche dai paesi vicini, mercoledì 9 luglio, a Magliano Alpi, alla serata promossa dall’Associazione “Ecobeinale Odv” per discutere sul “tema caldo” dei Bess, sistemi di accumulo di energia con batterie, per la realizzazione dei quali, nei mesi scorsi, sono stati depositati due distinti progetti in municipio (riguardanti un prato sempre al Beinale e una porzione dell’area ex discoteca).
Con l’introduzione del presidente di "Ecobeinale" Francesco Corrado e del socio Mauro Rosso “Spillo”, sono intervenuti l’arch. Mattia Galliano (anche lui di “Ecobeinale”), Stefano Barbero, responsabile Settore Sviluppo e Risparmio Energetico di Acda, Azienda cuneese dell'acqua, Giampiero Godio referente di Legambiente e Pro Natura del Vercellese e Francesco Latella, ingegnere termico con specializzazione in tematiche energetiche.
Dopo aver ricordato che il Comune è attualmente commissariato, quindi senza sindaco (in seguito alle dimissioni della maggioranza), in apertura, Mauro Rosso ha ripercorso le varie tappe della vicenda Bess, partendo dal deposito dei due progetti in municipio, leggendo le specifiche degli impianti per cui è stata presentata la richiesta e le diverse delibere di Giunta inerenti e arrivando appunto fino all'evoluzione politica della vicenda.
L'arch. Mattia Galliano ha presentato i tecnici al tavolo, partendo da Giampiero Godio, che vent'anni fa era già stato interpellato da "Ecobeinale" per il caso della centrale termoelettrica: «I Bess sono utili per immagazzinare energie ma devono essere fatti bene - ha spiegato -. Tra le linee guida del Governo si legge che se non sono fatte bene esiste il rischio incendio e quindi esalazioni. Bisognerebbe fare uno studio approfondito sugli impatti ambientali, nonostante questi impianti siano invece esentati. Magari avrebbe più senso realizzare solo l'impianto attaccato al nodo della rete; farne uno anziché due. Devono essere posizionati bene e Magliano è un nodo elettrico. Magliano è anche collegato elettricamente con Entracque, dove c'è una grande centrale di pompaggio. L'alternativa che non ci piace sarebbe il nucleare, che non vogliamo considerare».
Francesco Latella è poi entrato nello specifico degli impianti e del loro impatto sull'ambiente: «Questi impianti non hanno un reale impatto negativo ambientale, sono sistemi chiusi, di stoccaggio, senza emissioni nell'ambiente - ha commentato -. Hanno solo l'impatto visivo. C'è il rischio incendio, come per i distributori di benzina, ad esempio, ma sono sistemi dotati di apparati di sicurezza e di controllo termico, che tengono le batterie a temperatura costante. Il sistema di accumulo permette inoltre di ottimizzare al meglio anche le Comunità energetiche, distribuendo l'energia quando c'è più bisogno. Si riduce il costo dell'energia e la rete garantisce la continuità dell'erogazione anche se ci dovesse essere un blackout».
Barbero ha aggiunto: «Questi progetti hanno obiettivi sovracomunali, incidono in minima parte sulla comunità energetica locale. In fase di contrattazione con le aziende proponenti, una presenza politica importante sarebbe utile sul territorio, cosa che ora manca a Magliano. Sulle compensazioni, per ora non ci sono ancora normative precise a livello regionale sui Bess, il Mase potrebbe legiferare».
Nella seconda parte di serata, i presenti hanno posto diversi interrogativi, sollevando perplessità sull'impatto visivo e ambientale, sul consumo di suolo coltivabile (anche in relazione al fotovoltaico a terra), sulla vicinanza alle abitazioni, sulla "natura" delle aziende proponenti e sugli obiettivi attuali e futuri del fornitore di energia nazionale, che incentiva investimenti privati.
«Autostrade che attraversano il territorio, sottostazione di Terna, discarica che ora raddoppia la capacità. La proposta degli anni 2000 per la centrale. Siamo sempre oggetto di proposte di privati per progetti impattanti che hanno poche ricadute sul territorio. Crediamo che Magliano abbia già dato tanto al territorio, in termini ambientali» ha concluso una cittadina presente in sala, tra gli applausi del pubblico.
A margine dell'incontro, l'imprenditore monregalese Michele Bertolino, da anni in prima linea sui temi ambientali che riguardano il territorio, ha commentato con una nota ironica: «Ottima serata di distrazione di massa».
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link