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15 Luglio 2025 - 15:57
Negli ultimi tempi il concetto di ri-localizzazione ha guadagnato sempre più risonanza nel panorama aziendale globale. Ma cosa significa davvero il ritorno del Made in Italy e perché sta diventando un tema così cruciale in diversi settori? Un ritorno in patria delle aziende che, dopo aver spostato la produzione fuori dall’Europa, principalmente per motivi economici, si trovano ora a fare scelte diverse.
Sono scelte che hanno a che fare con una responsabilità ecologica e sociale, ma anche strategica visto che si pone come risposta alle sempre più complesse dinamiche economiche che stanno influenzando il mondo e, di conseguenza, il modo in cui le aziende conducono i propri affari.
La riduzione della dipendenza esterna (resa già evidente già in periodo pandemico e aggravata dall’attuale instabilità politica internazionale), la flessibilità e la capacità di rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato, ma anche la sostenibilità ambientale legata al trasporto di merci su lunghe distanze e al rispetto degli standard ESG, suggeriscono tutti ottimi motivi per riportare la produzione in Italia.
Un trend che, sebbene rappresenti la scelta di ancora poche realtà produttive industriali, evidenzia la lungimiranza di un modo di fare business che guarda a decisioni più sostenibili a livello ambientale, ma anche sociale (creando anche nuove opportunità lavorative e sostenendo realtà locali) e che, forse soprattutto, parla il linguaggio della qualità.
L’obiettivo delle aziende italiane nel settore dell’industria pesante non può essere quello di offrire un’alternativa al ribasso, ma dev’essere quello di puntare su realizzazioni che parlino la lingua del Made in Italy come bandiera di eccellenza.
Da diversi anni Eurotherm S.p.A di Volpiano (TO), specializzata in impianti di verniciatura industriale, è una delle pochissime realtà industriali del settore ad aver integrato l’80% della produzione e da dicembre 2024 ha gettato le basi per un nuovo stabilimento produttivo che li porterà alla completa autonomia produttiva già nel giro dei prossimi mesi.
Si chiama Eurotherm 3, il nuovo stabilimento in costruzione a Volpiano in Corso Piemonte a poca distanza da Eurotherm 1 e Eurotherm 2. Sarà il coronamento di un percorso iniziato molti anni addietro che ha come obiettivo quello di riunire in un unico stabilimento, la produzione della carpenteria, dei lamierati e la loro verniciatura così che il ciclo di costruzione degli impianti progettati dai tecnici sia completo.
L’obiettivo è chiaro: zero trasporti tra stabilimenti, riducendo tempi di consegna e sprechi logistici, controllo totale sulla qualità, con un processo produttivo interamente interno ed efficienza energetica, grazie alle caratteristiche intrinseche dello stabilimento.
Eurotherm 3, sarà infatti un polo produttivo di 10.000 metri quadri, con una potenza di 434kW di pannelli fotovoltaici per l’efficientamento energetico, un sistema di isolamento all’avanguardia e tantissimi accorgimenti tecnici per ridurre il dispendio energetico dello stabilimento.
Quello che colpisce è che, in un mondo che punta al risparmio ossessivo dove le industrie guardano verso Paesi esteri nei quali possono tratte vantaggio da costi di manodopera ridicoli, ci sono aziende che continuano a credere nel Made in Europa e nel Made in Italy come risposta di qualità.
Il ritorno del Made in Italy nella verniciatura industriale - Articolo aziendale
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