Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

«Ho fatto solo ciò che era giusto», l’emozione di Gianni Spinosa premiato per il gesto eroico

Alba e Guarene lo hanno omaggiato con una targa, a maggio aveva rianimato il giovane Gabriele dopo un arresto cardiaco in campo

«Ho fatto solo ciò che era giusto»,  l’emozione di Gianni Spinosa premiato per il gesto eroico

La premiazione al "Coppino", in centro Gianni e Gabriele (nel riquadro la foto in Ospedale al momento dei fatti)

Al “Coppino” di Alba, dentro il campo da calcio (e non poteva essere altrimenti) sabato le Amministrazioni comunali di Alba e Guarene hanno reso omaggio a Gianni Spinosa, allenatore del Dogliani Calcio, per il suo gesto di straordinario coraggio e prontezza che, lo scorso 10 maggio, ha salvato la vita del giovane Gabriele Brizio, 12 anni, colpito da un arresto cardiaco durante un torneo giovanile a Ceva.



Nel corso della cerimonia, i sindaci Alberto Gatto (Alba) e Simone Manzone (Guarene) hanno consegnato a Spinosa una targa di riconoscenza con parole dense di gratitudine:

“A Gianni Spinosa, allenatore, volontario e uomo straordinario, che con la sua preparazione, il coraggio e la prontezza d’animo ha permesso al cuore di un giovane ragazzo di riprendere a battere per continuare a vivere il grande sogno della Vita.”

La targa porta anche il ringraziamento della famiglia Brizio, ancora profondamente legata all’allenatore che quel giorno per primo praticò le fondamentali manovre di rianimazione in attesa dei soccorsi.

Visibilmente emozionato, Spinosa ha ricordato quei momenti con parole sincere e toccanti:

“Caro Gabriele, il 10 maggio su un campo da calcio le nostre vite si sono incrociate in un modo che nessuno avrebbe mai immaginato. Quel giorno ho fatto solo quello che era giusto. Sabato, ad Alba, dopo la partita della mia squadra, ho rivissuto quei momenti con un’emozione profonda. Vederti con il tuo sorriso e la tua forza è per me il ringraziamento più grande.”

Accanto a lui, la mamma del ragazzo, Sara Revello, ha ricordato come da quell’esperienza sia nato un nuovo impegno familiare e civico:

“Gianni non ha solo salvato nostro figlio, ma ha salvato anche un fratello, un amico, un compagno di scuola, un membro della comunità. Da quel giorno portiamo avanti un percorso di sensibilizzazione sul primo soccorso e sull’uso dei defibrillatori. Perché sapere cosa fare può davvero cambiare tutto.”

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x