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03 Novembre 2025 - 13:38
Mirella Loik con la banda nel 2008
È mancata nei giorni scorsi Mirella Loik. Architetto, ricercatrice di Storia dell’architettura contemporanea e docente al Politecnico di Milano, era la figlia di Ezio, una delle leggende del Grande Torino morto nella tragedia Superga. Figura di grande sensibilità e cultura, Mirella era anche legata alla Banda musicale “Giovanni Alesina” di Carrù, simbolo della sua infanzia e del legame antico tra la famiglia Loik e quella di Giovanni Alesina, musicista, poeta e anima della comunità carrucese.
Il campione Ezio Loik, morto quando Mirella aveva appena 4 anni, era un grande amico di Giovanni Alesina e fu socio della Banda musicale carrucese. Alesina aveva portato l'intera squadra granata a Carrù per una indimenticabile serata, e per l'allora bimba "Mirellin" aveva scritto versi delicatissimi.
Nel 2008, in occasione della riedizione del volume di poesie scritto da Alesina, Dadone e altri carrucesi illustri, la Banda cercò Mirella per renderle omaggio: tra quelle pagine, infatti, si trovava anche la poesia a lei dedicata. Da allora, con la Banda e con Carrù, Mirella mantenne un legame costante e affettuoso.

«L’amicizia di Alesina verso la mia famiglia era iniziata con il mio nonno materno, Giulio Jon Scotta – scriveva Mirella nella prefazione del libro –. Di quell’amicizia mi rimangono ancora oggi dolci frammenti di vita, trascorsi da me, piccolissima bambina, con quella persona che chiamavo "il Cavaliere Alesina", dall’aspetto pulito e lindo, dallo sguardo sempre sereno e gioioso».
Un ricordo semplice e delicato, come lo era l’animo di Alesina, che – raccontava Mirella – «manifestava ogni giorno una sensibilità rara e una vivacità sonora e allegra, la stessa che donò alla Banda di Carrù, aiutandola a rifondare e crescere».
Nata nel 1945 e cresciuta a Torre Pellice, Mirella trascorse gran parte della vita accanto alla madre Lilia, scomparsa nel gennaio 2020 e ultima vedova del Grande Torino. Figlia unica, portò sempre con sé la memoria di un padre che con il Grande Torino diventò leggenda e mito, anche se lei aveva solo quattro anni quando la tragedia di Superga la rese orfana.
Il Torino Football Club l’ha ricordata con un messaggio affettuoso sui propri canali social, mentre numerosi tifosi granata, che in questi anni avevano avuto modo di conoscerla, hanno espresso cordoglio e riconoscenza.

La sua ultima apparizione pubblica risale al 4 maggio scorso, giorno della commemorazione della tragedia di Superga, tra il Cimitero Monumentale e la basilica, dove ogni anno si rinnovano le cerimonie dedicate al Grande Torino. Domenica pomeriggio, allo stadio, prima della partita tra Toro e Pisa, il pubblico le ha tributato un commosso omaggio.
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