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Piemonte-Giappone, «un legame da consolidare»

La nostra Regione al padiglione Italia all’expo di Osaka

Piemonte-Giappone, «un legame da consolidare»

L'assessore Bongioanni a Osaka

Proseguire le relazioni e i rapporti con il Giappone anche dopo la partecipazione all’Expo 2025 di Osaka è l’obiettivo del Piemonte, che ha partecipato al Padiglione Italia alla conferenza stampa insieme al commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, ambasciatore Mario Vattani, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, con l’assessore al Turismo, Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati.

«Il Piemonte alla Expo 2025 di Osaka si presenta in modo variegato e completo, dall'innovazione con il Politecnico di Torino all'enogastronomia, fino all'agroalimentare. Bellezza, storia e territorio: la Regione si racconta al Giappone e all'Asia intera come un partner affidabile e di altissima qualità», ha dichiarato Mario Vattani.

«Il Piemonte è stato protagonista dei rapporti tra Italia e Giappone fin dalle origini. Il prossimo anno celebreremo i 160 anni delle relazioni tra i due Paesi, che si devono all’ammiraglio Arminjon che ratificò il primo trattato e che era piemontese. Di quei giorni esiste un diario, conservato negli archivi dell’Università di Torino, in una sola copia, che raccoglie le testimonianze dell’ammiraglio e dei due professori, uno dei quali era torinese e l’altro insegnava a Casale Monferrato. Abbiamo deciso che in occasione del 160° anniversario cureremo un progetto per la traduzione di questo diario, che diventa il simbolo di come il Piemonte creda davvero nella possibilità di continuare il rapporto con il Giappone nei prossimi anni – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – nella convinzione che da qui possano arrivare opportunità importanti per le nostre aziende seminate negli incontri di questi giorni e nelle strategie di internazionalizzazione che il sistema Piemonte sa mettere in campo. Strategie che ci consentono anche di conquistare nuovi mercati, come migliore risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti per diversificare e aprire a nuove opportunità di export per i nostri prodotti».

«Con la nostra presenza all’Expo di Osaka si sono gettati semi istituzionali importanti per creare le condizioni per considerare accessibile, in primis per i nostri giovani, una partnership strategica con il Giappone. Questo perché ci siamo presentati come un sistema territoriale forte e coeso - commenta il rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati - Lo abbiamo visto anche negli incontri che in questi giorni abbiamo realizzato con alcune tra le più prestigiose università giapponesi, dove il nostro ateneo è stato realmente percepito come elemento di ponte per far conoscere non solo le opportunità dell’alta formazione ma l’intero territorio, le sue eccellenze. Raccontiamo infatti il Politecnico e la sua offerta formativa insieme alle bellezze della nostra città e della nostra regione. Su scala ancora più ampia, le università devono essere viste sempre più come ambasciatori dell’italianità, dando corpo a una concreta diplomazia accademica, responsabilità dell’università pubblica. Diventa centrale quindi incrementare la mobilità degli studenti verso il nostro territorio: un approccio fondamentale per essere attrattivi e competitivi a livello internazionale».

Fra i temi sul tavolo all’Expo di Osaka c’è stata l’apertura del mercato giapponese ai prodotti dell’agroalimentare piemontese. Ha dichiarato Paolo Bongioanni, assessore al Turismo, Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte: «Fra gli obiettivi della missione piemontese c’è anche la promozione strategica della nostra produzione enogastronomica, che può puntare su prodotti d’eccellenza come la carne di fassona e soprattutto sul riso: una coltura che in Giappone sta attraversando una profonda crisi produttiva, e che per questo può rappresentare un’opportunità straordinaria per il Piemonte».

 

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