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Click day Vesta, continua lo scontro politico: da «Nuove risorse» a provvedimento «Discriminatorio e casuale»

Il presidente Cirio e l’assessore Marrone a Bruxelles

«Nuove risorse per il click day di Vesta», provvedimento «Discriminatorio e casuale»

Il presidente Cirio a Bruxelles

Nei giorni scorsi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Famiglia Maurizio Marrone hanno incontrato a Bruxelles il capo unità della Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione Europea, Adelina Dos Reis. Un appuntamento richiesto dalla Regione per aggiornare la direzione generale sulla misura “Protezione sociale”, approvata dalla giunta nel luglio scorso e ora operativa, e per la presentazione del voucher Vesta.

In merito a questo la Regione Piemonte ha anticipato la proposta di riprogrammazione che formulerà entro la fine dell’anno in modo da individuare risorse aggiuntive per portare già da gennaio 2026 il budget annuo di Vesta a 20 milioni di euro.

«La rapidità di assegnazione dei fondi 2025 con il click day ha permesso di fotografare il forte bisogno delle famiglie, che ora nessuno può più permettersi di ignorare o sminuire. La missione di oggi ci ha permesso di verificare che dal punto di vista tecnico è possibile raddoppiare le risorse annuali già dal prossimo mese di gennaio. Entro ottobre l’autorità di gestione trasmetterà l’aggiornamento della misura e parallelamente stiamo lavorando a un affinamento delle procedure che, mantenendo salda la modalità del click day, garantisca una sempre migliore efficacia dello strumento nel rispetto delle necessità delle famiglie», dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Marrone.

Bonus Vesta, Avs: "discriminatorio e casuale"

Sulla scelta e le modalità del click day non si ferma, però, ma bagarre politica in Consiglio regionale. «Avevamo chiesto in che modo possa ritenere valida la procedura visto che il bando prevedeva che le domande sarebbero state ammesse in ordine cronologico e è emerso invece che una parte di chi ha partecipato al click day è stato inserito in coda in modo randomico, dopo essere stato ammesso alla ormai famigerata "pre-coda" – scrive il Gruppo consiliare AVS –. Segnaleremo la questione anche a livello europeo, visto che si tratta di risorse dell'FSE+».

«La modalità click day che discrimina i più poveri privi di connessione Internet veloce e di strumenti tecnologici adeguati. Il digital divide che colpisce le fasce deboli. Il criterio di accessibilità dei fondi sociali europei non è assolutamente rispettato; Vesta risulta inaccessibile a chi non possiede una connessione Internet veloce. Il click day è un’odiosa discriminazione su un bonus sociale.

La consigliera Marro commenta: «Il bonus Vesta non è solo una misura mal progettata, ma rappresenta un chiaro esempio di razzismo istituzionale: una politica pubblica che, dietro criteri apparentemente neutri, produce esclusione sistematica per chi vive condizioni di maggiore fragilità, in particolare le famiglie straniere che oltre alla criticità legata alla connessione, hanno affrontato anche gli ostacoli linguistici. È inaccettabile che un'intera fascia di popolazione venga di fatto esclusa da un sostegno che dovrebbe essere universale. La Regione non può vantarsi di questa disparità, ma deve assumersi la responsabilità di garantire pari diritti a tutte e tutti».

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