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Prenotazioni ospedaliere con date "non reali": la Regione apre una verifica e blocca tutto

E inoltre FP CGIL precisa: «Noi non abbiamo mai firmato la nota dei medici»

Al caso liste di attesa si aggiunge un altro giallo.  CGIL: «Noi non abbiamo mai firmato la nota»

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Liste d'attesa "fasulle"? Il caso sta diventando grosso. La questione sollevata due giorni fa dalla consigliera regionale AVS Giulia Marro., oggi ha una risposta ufficiale della Regione: «La Direzione regionale dell'assessorato alla Sanità in queste ore sta effettuando una dettagliata verifica su tutte le prenotazioni delle agende del Sovracup. Le Direzioni generali dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo e Asl Cuneo 1 hanno confermato in questa fase la correttezza delle procedure adottate per le prenotazioni. Tuttavia, riscontrando perplessità sulle modalità di comunicazione, la Direzione regionale ha ritenuto di sospendere questo tipo di procedura, anche in attesa che con il nuovo Cup si possano estendere in modo più ampio le modalità di gestione delle prenotazioni»

Le prenotazioni "non reali"

TUn paziente prenota un esame, con impegnativa del medico. E la risposta che gli arriva è questa: "esame prenotato alle 00:01 di notte - Inserimento in lista d'attesa. La data non è reale, verrà ricontattato". Ma in che senso? La data è fittizia? «Perché avviene questo?». Lo ha chiesto due giorni fa Giulia Marro, consigliera regionale AVS, durante il question time alla Giunta: «Ho una domanda sulla gestione delle liste d’attesa nell’ospedale "Santa Croce e Carle" Cuneo e nell’Asl Cn1. In questi giorni ho letto molto sui giornali che si fa riferimento a un modello Cuneo, da esportare per la gestione delle liste d’attesa. A me però sono arrivate segnalazioni di pazienti che avevano da fare un esame e che con l’impegnativa andavano a prenotare la visita o l'esame allo sportello del Cup oppure per telefono. E gli veniva dato un appuntamento, spesso di notte, precisando che però era "un appuntamento fittizio" e quindi sarebbero stati richiamati. Cosa che avveniva... ma non nel limite dei 10 giorni, come invece dovrebbe avvenire se c’è un’urgenza di categoria B. Quasi come se fosse aperto un altro canale di prenotazione. Volevo chiedere se la Giunta è a conoscenza di questo. E se questo è considerato il nuovo metodo di gestione delle liste d’attesa, da poi estendere in tutta la regione».

La risposta era stata: «All’assessorato non sono mai giunte segnalazioni di prassi quale quella esposta. Diversamente, vi sarebbe stata l’attivazione delle necessarie verifiche e controlli. Non di meno, con la dovuta tempestività in data odierna è stata trasmessa copia dell’interrogazione alle direzioni dell’ospedale "Santa Croce" di Cuneo e dell’Asl Cn1 con richiesta di chiarimenti, che sarà cura dell’assessorato far pervenire all’interrogante, con la quale si condivide la preoccupazione per la prassi assolutamente non accettabile». Ora è arrivata la posizione ufficiale

FP CGIL: «Mai firmato la nota»

«Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria in maniera congiunta sottolineano come sia pienamente verificabile il grande impegno lavorativo dei propri iscritti e di tutti i dirigenti medici e sanitari dell’Azienda». Questa era la nota inviata ieri ai giornali dall'Asl, "su richiesta delle sigle sindacali", dopo l'esplosione del caso sollevato dalla consigliera regionale AVS Giulia Marro. E riportava la firma di una serie di sigle, tra cui FP- CGIL MEDICI.

Oggi però la medesima FP CGIL smentisce di aver mai sottoscritto quella nota: «La FP CGIL di Cuneo e la FP Regionale CGIL Medici e Dirigenti Sanitari esprimono una ferma e categorica richiesta di rettifica - scrivono Carmelo Castello, segretario generale Funzione pubblica CGIL Cuneo e Clara Lisa Peroni, Funzione Pubblica Cgil Medici Piemonte -. Smentiamo che i nostri rappresentanti siano stati contattati o abbiano mai espresso opinioni riguardo al contenuto di tale comunicato. Nessun nostro rappresentante ha sottoscritto né approvato il comunicato in questione. Si tratta di diffusione di informazioni errate e non verificate». 

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