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23 Novembre 2025 - 10:27
Secondo gli ultimi dati Istat, esposti da Caritas, in Italia la povertà assoluta affligge il 9,8% della popolazione: una persona su 10 in condizioni di povertà assoluta. I numeri: 5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie.
In occasione della IX Giornata Mondiale dei Poveri, Caritas Italiana ha pubblicato la 29^ edizione del Rapporto “su povertà ed esclusione sociale in Italia”, scegliendo di portare al centro del dibattito i “Fuori Campo”, fenomeni spesso ai margini dello sguardo. Ancora un’indagine sociologica e uno stimolo alla presa in carico del bisogno, condotta con apporti scientifici, che fanno di Caritas un’autorevole fonte di analisi, sempre più citata da opinionisti e politici.

Secondo gli ultimi dati Istat, esposti da Caritas, in Italia la povertà assoluta affligge il 9,8% della popolazione: 5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie. Oltre alla povertà economica il Rapporto mette a fuoco la crescita delle disuguaglianze: il 10% delle famiglie detiene circa il 60% della ricchezza complessiva; di contro 25 milioni di Italiani hanno un patrimonio medio di soli € 7.000, e 10 milioni di essi risparmi liquidi inferiori a € 2.000, insufficienti per reggere uno shock come la perdita del lavoro o una malattia. Ma la Povertà, osserva il Rapporto, non è solo mancanza di soldi, ma limitazione di orizzonte sociale, di opportunità, di libertà.

Nel 2024 i Centri di Ascolto Caritas hanno sostenuto 277.775 famiglie, il 12% delle famiglie in povertà assoluta, segnando un più 3% sul “23 e il più 62,6% rispetto a 10 anni fa.
Il Rapporto denuncia che gli interventi puramente assistenziali non bastano più, serve un cambio di paradigma verso politiche integrate e percorsi “capacitanti”, che restituiscano alle persone autonomia, dignità e possibilità di futuro.
Tra i “Fuori campo” evidenziati, il Rapporto dedica attenzione particolare alla povertà multidimensionale, che si manifesta nella precarietà lavorativa, nella mancanza di casa, in disturbi psicologici, che intrecciano e aggravano il disagio: metà delle famiglie seguite presenta almeno due ambiti di disagio; un terzo ne soffre tre o più. La povertà si manifesta sempre più come nodo multidimensionale di fragilità intrecciate, non riducibile alla sola mancanza di reddito;
L’invito di Caritas ai Cristiani: costruiamo la “democrazia della prossimità”
«Il “fuori campo” è ciò che non si vede, ma che pure dà senso a tutto il resto», commenta Don Marco Pagniello Direttore di Caritas Italiana, «È la parte invisibile, laterale, quella che sfugge allo sguardo immediato, ma che sostiene la scena e che, se non ci fosse, anche ciò che generalmente osserviamo perderebbe il suo senso più profondo».
In questo scenario, Caritas Italiana rilancia la sua vocazione pedagogica, «Essere Caritas significa aiutare le comunità a “guardare oltre”, a non fermarsi alla superficie dei numeri ma a leggere, dietro ogni dato, una storia concreta. È un invito a costruire una democrazia della prossimità e una pace che nasce dal basso, ripartendo dagli ultimi. La fedeltà allo sguardo della prossimità è già una forma di speranza: è nel fuori campo delle nostre città che si intravedono i germi di un mondo nuovo».
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