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06 Ottobre 2025 - 08:48
Federico Filippi
C’è grande attesa per la sfida del “Pochissimo”, con il Piazza di Cosimo Barberis che si presenta forte dei suoi 10 punti in classifica e con il morale alto dopo la grande vittoria contro il Valvermenagna, rivale classico delle ultime stagioni giallorosse. Di fronte il Salice, avversario ostico e costruito per stare nelle zone nobili della classifica, desideroso di cancellare un paio di prove opache nelle ultime settimane. Il contesto è quello giusto per un pomeriggio di alto livello, e l’avvio di certo non tradisce le aspettative. Inquadra bene anche l’evoluzione tattica dei giallorossi: Di Fede cambia pelle e, da trequarti/ala, si vede sempre più spesso come uomo di impostazione e schermo davanti alla difesa, soluzione che dà pulizia alla prima costruzione senza togliere gamba alla mediana. Resta però il tema delle scelte: con il senno di poi, la decisione di Barberis di cambiare parecchio dietro rispetto al blocco perfetto visto col Valvermenagna si rivela rischiosa.
Il primo brivido è subito per gli ospiti: il Salice spinge e al 6’ Curti, su un cross apparentemente innocuo dalla destra, inventa una volée mancina imprendibile che punisce un Piazza troppo farfallone nelle marcature centrali. Prodezza che infiamma i biancoblù e costringe i giallorossi a inseguire. La reazione è immediata: “Dudi” Lugliengo dialoga splendidamente con Sejfuli, che brucia la linea e firma l’1-1 con un tocco di punta di pregevole fattura. Il Piazza ci crede, spinto dall’argento vivo di Sejfuli, imprendibile nelle accelerazioni e nella conduzione. Ma al 34’, su punizione laterale, Giordana pesca Cravero dimenticato tutto solo in area: zuccata vincente e 2-1. Anche qui pesa il dettaglio: l’ingresso di Cravero al 20’ scombina i riferimenti, la marcatura si perde per un attimo e l’episodio costa caro.
L'AUTOGOL CHE TAGLIA LE GAMBE
Il secondo tempo scorre senza grandi emozioni a lungo: il Piazza fatica a trovare spazi, il Salice difende con ordine e riparte quando può. Abellonio si distende bene su Miha e tiene vivi i suoi, ma davanti manca il guizzo, e le sostituzioni—probabilmente tardive—non danno l’impatto sperato. Al 75’ arriva l’episodio che indirizza definitivamente: punizione lunga dalla metà campo del Salice, palla che spiove nell’area giallorossa, Abellonio non chiama l’uscita e Griseri, spalle alla porta, tenta il colpo di testa all’indietro per “appoggiarla” al portiere. Il misunderstanding è clamoroso: la sfera rotola oltre la linea e diventa l’autogol del 3-1. Una macchia pesante, figlia di comunicazione e sincronismi da oliarsi.
LA VETTA RESTA VICINA
Il triplice fischio congela una partita che lascia più di un rammarico ai giallorossi. L’analisi dei gol subiti è chiara: marcature molli sul primo, amnesia sul secondo, incomprensione totale sul terzo. Eppure il primo tempo, a tratti, mostra qualità interessanti—con Sejfuli in evidenza e la nuova posizione di Di Fede che porta ordine alla manovra. Alla distanza paga la scelta, discutibile, di scombinare un assetto difensivo che una settimana fa aveva funzionato alla perfezione: la Prima Categoria perdona poco, soprattutto sulle palle inattive e sulle palle “sporche”. Nonostante lo stop, la classifica resta positiva, con la vetta nel mirino e la sensazione che il cammino sia appena cominciato: basterà ritrovare continuità dietro e trasformare le buone trame in concretezza per tornare subito a correre.
SALICE 3
Dia 7, Morra 6.5, Barkici 6.5, Negro 6, Gazzera 6 (20’ Cravero 7), Rabbia 6 (70’ Gattino 6.5), Boglione 6, Giordana 7, Miha 6.5 (67’ Aby), Curti 7.5, Masera 6.5. A disp. Greco, Borra, Faule, Gandino, Peano, Sahande. All. De Simone.
PIAZZA 1
Abellonio 5.5, Filippi 6 (73’ Hoxha sv), Griseri 5, Gonella 5.5, Fenoglio 5.5, Martini 6, Di Fede 6.5, Sejfuli 7 (Mandaglio sv), Lugliengo 6.5 (77’ Muça sv), Calimera 6 (64’ Benzo 5.5), Marengo 6. A disp. Casanova, Pettiti, Giacosa, Bertone, Prette. All. Barberis.
RETI. 6’ Curti (S), 17’ Sejfuli (P), 34’ Cravero (S), 77’ Aut. Griseri (S).
ARBITRO. Actis-Giorgetto di Alba-Bra 6.5.
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