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Da 30 a 65 anime: un viaggio tra i mini Comuni d’Italia. Ma qual è il più piccolo?

Un tour tra paesi resilienti, il cui numero di abitanti è pari a quello di un condominio. E in questa mini Nazione, è la provincia di Cuneo a farla da padrona

Da 30 a 65 anime: un viaggio tra i mini Comuni  d’Italia. Ma qual è il più piccolo?

Un viaggio nei Comuni più piccoli d'Italia

Il nostro viaggio inizia nel cuore dell'Alta Langa, a Igliano. È stato questo piccolo borgo di soli 65 abitanti a darci lo spunto ad alzare lo sguardo sui Comuni meno popolosi d'Italia. Ad ispirarci una dichiarazione controcorrente: "Il mio Comune deve continuare a esistere." A pronunciarla è stato il sindaco di quel paesino, Flavio Gonella, primo cittadino da 16 anni, intervistato dal nostro giornale, un uomo che ha voluto esporre la sua posizione e raccontare la resilienza di un'identità che non si misura in numeri, ma nella forza di una comunità.

Igliano non è un caso isolato. È un simbolo. Di quell’Italia che sta in fondo alle classifiche demografiche, ma probabilmente in cima a quelle dell’attaccamento al territorio. Una nazione parallela fatta di campanili, piccoli municipi e lunghe strade senza traffico, dove ogni persona è inevitabilmente parte essenziale della comunità.

Una splendida veduta di Morterone

  

I Comuni invisibili

L’Italia ha quasi 8.000 Comuni, e la stragrande maggioranza di questi ha meno di 5.000 abitanti. Molti, meno di 1.000. E c’è un gruppo ancora più ristretto, che sta tra le pieghe della geografia: sono i Comuni che non arrivano nemmeno a cento. Spesso nascosti in valli secondarie, in altura, o arroccati sulle colline. Questi luoghi sembrano sparire dalle mappe ufficiali, ma resistono nei registri demografici.

I più piccoli in assoluto: chi sono?

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2024, i dieci comuni con meno abitanti in Italia sono:

Posizione Comune Regione Provincia Abitanti
1 Morterone Lombardia Lecco 30
2 Pedesina Lombardia Sondrio 37
3 Briga Alta Piemonte Cuneo 40
4 Macra Piemonte Cuneo 41
5 Ingria Piemonte Torino 42
6 Rocca de' Giorgi Lombardia Pavia 46
6 Ribordone Piemonte Torino 46
8 Cervatto Piemonte Vercelli 47
9 Torresina Piemonte Cuneo 48
9 Moncenisio Piemonte Torino 48
  
*La fonte è aggiornata a marzo 2025, con dati provvisori ISTAT al 31 dicembre 2024

  

Morterone, in provincia di Lecco, è il più piccolo in assoluto. Solo 30 abitanti, meno di un condominio cittadino. Eppure, anche lì c’è un sindaco, un municipio e una comunità.

È un Comune della provincia di Lecco, in Lombardia, situato ai piedi del Monte Resegone e immerso nella suggestiva cornice naturale della Valsassina. Oggi il paese è rinomato per la tranquillità e la qualità della vita che offre, la presenza di sentieri escursionistici e i suoi panorami mozzafiato, oltre a essere meta per chi cerca un turismo lento e sostenibile. Il borgo è costituito da case sparse e conserva ancora tradizioni legate al territorio montano, come la produzione casearia e le attività boschive.

Briga Alta (Upega)

  

Cuneo: la capitale dei micro-Comuni

Una menzione speciale va alla nostra provincia di Cuneo, che guida la classifica dei territori con il maggior numero di Comuni sotto i 100 abitanti. Un vero e proprio mosaico di piccole realtà, spesso sconosciute agli italiani stessi: Briga Alta, Castelmagno, Marmora, Macra, Bergolo, Torresina, Igliano.

  

Perché restano aperti questi Comuni?

La domanda è lecita: che senso ha tenere in piedi un Comune da 50 abitanti?
La risposta, però, è più articolata di quanto sembri. Il Comune è la prima cellula democratica dello Stato. È lì che si forma il rapporto tra cittadino e istituzione. Chiudere un piccolo Comune non è facile. Non è solo una questione logistica, è un taglio simbolico. È dire a un paese: “Non esisti abbastanza”. Il campanile è pur sempre il campanile.

In molti casi, la fusione con altri Comuni porta alla perdita di identità, alla mancanza di servizi e a un senso di abbandono che accelera lo spopolamento. Ma con il passare del tempo, l'aumento dei costi di gestione porterà con tutta probabilità ad una razionalizzazione delle spese e ad un inevitabile "taglio".

Torresina

  

Sindaci multitasking e municipi eroici

Molti sindaci, come Gonella (nella foto) a Igliano, non hanno nemmeno un dipendente comunale. Ma non si arrendono.
Scrivono delibere, asfaltano strade, coordinano la raccolta differenziata, organizzano sagre, e fanno da centralino umano quando il cellulare non prende.

Durante le festività natalizie o in estate, alcuni di questi Comuni vedono la popolazione raddoppiare temporaneamente, grazie al ritorno degli emigrati e dei figli sparsi per l’Italia. È una sorta di “diaspora al contrario”, che ricorda che quelle radici esistono ancora. In un’epoca in cui si parla tanto di “ritorno ai borghi” e di “smart working nella natura”, questi Comuni vogliono dire la loro: hanno case vuote, spazi da vivere, paesaggi da cartolina. Certo bisogna adeguarsi e rinunciare a qualcosa.

  

Conclusione: piccoli, testardi, veri

Il nostro viaggio cominciato a Igliano ci ha portato tra paesi dove ogni nome è conosciuto, dove non servono navigatori, e dove il tempo sembra rallentare. Non sappiamo se tra dieci anni questi Comuni esisteranno ancora. Ma oggi, sì. Esistono. Vivono. Resistono. E finché c’è un sindaco che firma un’ordinanza, un vecchio che racconta la storia del paese, e un giovane che torna almeno a Natale, allora quella comunità si può sentire viva.

Macra

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