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16 Luglio 2025 - 13:53
Igliano è un Comune che oggi conta 65 abitanti, dove le famiglie residenti sono 36. Uno dei più piccoli di Italia. La sua posizione lo colloca a pochi passi dall’Alta Langa e non troppo distante dal Cebano, un vero gioiello. Una buona parte dei cognomi degli abitanti è Gonella, come lo stesso sindaco a cui abbiamo posto alcune domande. Con il primo cittadino, ormai da 16 anni, Flavio Gonella abbiamo fatto un approfondimento sul paese dove non sono poche le belle sorprese e un buon ottimismo che riguarda il futuro.
Dipende con quale spirito si accetta, oppure si cerca, di diventare sindaco. Per quanto mi riguarda, la prima volta, ormai sedici anni fa, la carica è stata cercata per “pacificare” il paese che, nelle precedenti elezioni, aveva eletto il sindaco con un solo voto in più, di fatto dividendo in due Igliano.
Le tre volte successive ho “accettato” perché è molto difficile trovare persone disponibili per detto incarico. Le problematiche che si affrontano in un piccolo Comune sono diverse, ma non meno impegnative di quelle di un paese più grande. In questi anni, per poter arrivare ad avere una necessaria figura professionale a tempo pieno, abbiamo rinunciato ad ogni altro dipendente. Non hai le Scuole, ma il problema del trasporto scolastico va affrontato, così pure la manutenzione delle aree verdi, la viabilità invernale ed estiva delle strade, l’illuminazione pubblica, la raccolta rifiuti, il tutto avvalendosi di collaboratori esterni e di volontari. Se qualcuno è interessato potrà trovare il sunto dell’attività svolta nei miei mandati al link www.servizipubblicaamministrazione.it/venere_storico_3//gln299/Data/Delibere/cc-2023-00029.pdf
Il Consiglio comunale di Igliano
Le do un dato provvisorio da aggiornare nei prossimi anni alla luce dei finanziamenti che ci saranno assegnati a seguito della partecipazione a bandi pubblici a cui stiamo partecipando. Ad oggi gli investimenti che abbiamo attivato e realizzato sul territorio comunale ammontano ad oltre i tre milioni di euro e consistono in: efficientamento energetico di edifici e dell’illuminazione pubblica, interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, recupero del patrimonio immobiliare, riqualificazione urbano-paesaggistica e startup dell’accoglienza diffusa, ripristino della viabilità comunale a seguito di smottamenti, ecc. È forse immaginabile che, se Igliano fosse stato una frazione del comune di un altro Comune, ci sarebbero stati tali investimenti sul nostro territorio?
È dunque certamente importante che anche i piccoli Comuni esistano, oltre per quanto detto, anche per mantenere tradizioni, cultura, condivisione, storia. Per quanto concerne la seconda parte della domanda, al di là del tentativo, in parte fallito, dello Stato di incentivare con molti soldi la fusione dei Comuni, pure l’obbligo della gestione associata delle funzioni comunali per i Comuni fino a 5.000 abitanti è di fatto recentemente abolito. La soluzione, per me ideale, sarebbe l’esercizio dei servizi in forma associata con una forma di gestione aggregata in capo a uffici unici a servizio di più Comuni associati; questo permetterebbe un efficientamento funzionale ed un risparmio economico. Per me, anche i piccoli Comuni devono continuare ad esistere, assegnando loro la programmazione ed approvazione dei loro piani di intervento e delegando ad una struttura tecnico-finanziaria sovracomunale la loro attuazione.
Intanto per curiosità. Non ci si passa, bisogna andarci appositamente e quando si arriva, dopo un po’ di curve e saliscendi, trovi un piccolo paese, diviso ancora in tre borghi, immerso nel verde, con un silenzio e una tranquillità assoluta. Il “centro nevralgico” è la piazza della Villa (del Capoluogo): qui troverai un gruppo di “persone” di legno che se la raccontano in ogni stagione, poi troverai la chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Andrea, con un maestoso campanile in pietra di Langa, realizzato nella metà del secolo scorso e che ha anticipato il recupero dell’uso della nostra pietra a fini edificatori, un monumento ai caduti interamente realizzato da iglianesi, un edificio comunale recentemente ristrutturato, panchine e tavoli dove fermarsi per una merenda al sacco. Se pensi di venirci per soggiornare, potrai trovare un hotel 4 stelle e una decina di strutture che potranno accoglierti con un’ospitalità diffusa che valorizza la bellezza e l’autenticità di questa terra.
Che cosa fare durante il soggiorno a Igliano? Igliano è situato al centro dei sentieri di “Deserta Langarum”, Associazione che si occupa della valorizzazione del territorio. Tali percorsi, ben tracciati e segnalati, sono un vero paradiso per gli amanti del trekking e della mountain bike: quasi 50 km di stradine che si snodano tra boschi ed antiche borgate, con panorami mozzafiato, a totale contatto con la natura selvaggia dell’Alta Langa. Non dimenticate gli scarponcini o la vostra MTB quando preparate le valigie, ci sarà davvero da entusiasmarsi! Potrai scoprire, passeggiando a piedi o in MTB: antiche chiesette, piccoli borghi in pietra, alberi secolari, fontane sorgive o incontrare gli abitanti del luogo per un’occasione volta a capire quanto la natura sia tanto importante per questa vera “gente di Langa”, così legata alla propria cultura. Essi sono una vera fonte di conoscenza della tradizione contadina e ve la possono trasmettere con l’orgoglio di chi vive da generazioni in questi luoghi. Non bisogna avere fretta! La nostra terra è rimasta immutata da secoli e vi aspetta pazientemente.
Bisogna intendersi per “famiglie giovani”: soprattutto da noi, paese di popolazione anziana, i giovani sono rari; se intendiamo le famiglie con figli minorenni, alcune ci sono; quasi tutti i componenti di queste famiglie sono pendolari: i genitori per lavoro ed i loro figli per recarsi a studiare. Tra queste c’è quella di Jerome e Charlotte i cui antenati erano di Igliano e che hanno fatto “ritorno” da Parigi per aprire e gestire il rinomato ristorante hotel “Le Piemontesine”.
Un po’ ho già risposto prima: comunque per me è sempre stato ed è un “servizio” per il paese nel quale ho sempre vissuto. Cercare di creare una comunità unita è stato ed è il mio obiettivo, impegnandomi per favorire “la pace” che deve iniziare da noi per poi trasferirsi alla famiglia ed appunto alla comunità in cui si vive. È una bella esperienza, impegnativa, a volte stressante, quando non “gira” come vorresti o come sarebbe logico fosse. All’inizio sono stato favorito dall’esperienza lavorativa ultratrentennale in un Ente pubblico, intanto si prende dimestichezza con i problemi e le sorprese da affrontare giornalmente. La parte più fastidiosa è la complicazione delle norme che, nominalmente è in fase di semplificazione, ma in realtà si complica costantemente chiedendo anche ad un piccolissimo Comune come Igliano di rispondere, obbligatoriamente a questionari, indagini ed adempimenti che dovrebbero essere riservati ai Comuni di almeno 5.000 abitanti.
Sono di natura un ottimista ed è per questo che mi auguro che Igliano continui ad esistere come comunità e che, se anche minuscola, possa garantire il proseguimento della nostra tradizione e cultura, mantenendo vivo un territorio che gli anni non hanno deturpato. Un po’ di turismo ambientale, un paio di aziende agricole di allevamento, la coltivazione biologica dei cereali e la consapevolezza di vivere in un ambiente fantastico sono gli ingredienti per il suo futuro.
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