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03 Novembre 2025 - 07:24
La regina della crema spalmabile, la Nutella, cambia strategia sull’ingrediente principale. Ferrero, infatti, ha temporaneamente sospeso l’acquisto di nocciole dalla Turchia, Paese che di norma garantisce circa i due terzi dell’offerta mondiale.
A influire sulla scelta è stata una stagione agricola estremamente difficile: una gelata primaverile e un'epidemia di parassiti hanno messo in crisi i raccolti, spingendo i prezzi quasi al doppio rispetto all’estate.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, e riportato da agenzie di stampa (Agi) e giornali italiani come il Sole 24 Ore, il Gruppo di Alba – che utilizza circa un quarto della produzione globale di nocciole – sta attingendo alle proprie riserve e ampliando gli approvvigionamenti in Cile e Stati Uniti.
In un anno normale, la Turchia produce 600–700 mila tonnellate di nocciole.
Quest'anno, invece, secondo i commercianti locali la produzione reale potrebbe non superare le 300 mila tonnellate, a fronte di previsioni ufficiali già ridotte a 450 mila.
La situazione è stata aggravata da:
una gelata tardiva sul Mar Nero
l’infestazione della cimice “sputnik”
Conseguenza: il prezzo delle nocciole sgusciate è salito da 9.000 a 18.000 dollari a tonnellata in poche settimane.
Malgrado il mercato agitato, Ferrero resta tranquilla.
Marco Botta, direttore generale della Ferrero Hazelnut Company, ha spiegato al Financial Times:
“Abbiamo coperture molto ampie e possiamo aspettare un riequilibrio dei prezzi.”
Ciò significa che non ci saranno problemi di forniture:
la produzione della Nutella – circa 365.000 tonnellate l’anno – proseguirà senza intoppi.
Per evitare dipendenze e oscillazioni di mercato, Ferrero da oltre vent’anni investe in nuove aree produttive. Oggi:
Cile
Stati Uniti
producono già 100.000 tonnellate ciascuno, insieme alle filiere europee di Serbia e Italia.
Una scelta strategica che ora si rivela essenziale:
“La diversificazione ci permette di affrontare annate complesse come quella appena vissuta in Turchia.”
Nonostante tutto, la Turchia resta il centro mondiale della nocciola – anche per Ferrero.
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