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Nessuno vuole accollarsi l'assistenza dei bambini a mensa e gestire il doposcuola: il bando va deserto

Ma per le Scuole, e anche per le famiglie, si tratta di due servizi importanti

Nessuno vuole accollarsi l'assistenza dei bambini a mensa e gestire il doposcuola: il bando va deserto

Al bando emesso dal Comune per i servizi di “assistenza mensa” e “accoglienza degli alunni pre e post scuola”, non ha partecipato nessuna azienda.

Accade a Mondovì, nonostante il Comune fosse pronto a pagare

L’assistenza scolastica non è remunerativa? Chissà, forse è questa la ragione che spiega ciò che è avvenuto nella città di Mondovì: dove, al bando emesso dal Comune per i servizi di “assistenza mensa” e “accoglienza degli alunni pre e post scuola”, non ha partecipato nessuna azienda. Nemmeno una.

Per le Scuole, e anche per le famiglie, si tratta di due cose importanti: la prima è di fatto un obbligo, che in molte Scuole necessita di essere svolto da personale esterno a quello scolastico, e il secondo è un servizio che in alcuni casi, a seconda degli orari di lavoro dei genitori, fa la differenza nella scelta del plesso a cui iscrivere il figlio o la figlia.

Anche in quest’ottica, qualche mese fa i due Istituti scolastici di Mondovì, gli Istituti comprensivi “Mondovì 1” e “Mondovì 2”, avevano manifestato all’Amministrazione la difficoltà nel continuare a gestire il servizio di assistenza mensa nelle modalità attualmente adottate, sia attraverso affidamenti a terzi che utilizzando personale docente, chiedendo che il Comune si facesse carico della questione cercando un gestore unico. Analogamente, per il servizio di pre e post scuola (peraltro previsto all’interno delle funzioni miste erogate dalle Scuole dell’obbligo).

Era stata indetta la gara per l’aggiudicazione per un periodo di tre anni, dal 2025-26 al 2027-28: ma non ha partecipato nessuna azienda. E questo nonostante il Comune fosse pronto a pagare: stanziando, per la ditta che se lo fosse aggiudicata, un contributo comunale di 26 mila euro all’anno. Il resto sarebbe stato a carico delle famiglie: l’Amministrazione stima un costo totale di 239 mila euro per il triennio. Ora si è tentata una seconda strada, aprendo una procedura diversa su un singolo anno.

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