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26 Luglio 2025 - 06:14
Sono 86 i progetti di pubblica utilità presentati da Enti pubblici e aziende piemontesi che hanno riposto al bando regionale 2025-2026, per coinvolgere disoccupati in condizioni di svantaggio e persone con disabilità presentati e approvati dalla Regione Piemonte.
8,7 milioni di euro complessivi stanziati con l'obiettivo di aumentare l’occupabilità delle persone più fragili e a rischio di esclusione sociale attraverso interventi concreti di politica attiva del lavoro.
I progetti presentati dagli Enti pubblici prevedono la possibilità di creare un partenariato pubblico-privato composto, oltre che dall’amministrazione pubblica nel ruolo di capofila, da uno o più operatori privati (imprese cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi).
I partecipanti saranno impiegati in: interventi straordinari di valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico, che possano fungere da volano per lo sviluppo sul territorio di attività e micro-imprenditoria; interventi straordinari di valorizzazione del patrimonio ambientale attraverso attività forestali, vivaistiche, agricole e, per la prima volta, anche di agricoltura sociale, di rimboschimento, di sistemazione montana, di tutela degli assetti idrogeologici; valorizzazione e recupero del patrimonio culturale, di beni archivistici, librari e artistici di interesse storico e culturale; riordino straordinario di archivi di tipo tecnico o amministrativo attraverso attività di inventariazione e digitalizzazione; servizi alle persone a carattere temporaneo come l’accompagnamento di ospiti di case di riposo nello svolgimento delle attività quotidiane; supporto e affiancamento nelle attività di animazione; supporto domiciliare agli anziani per il disbrigo di piccole pratiche quotidiane.
L’inserimento lavorativo, attraverso i centri pubblici per l’impiego, si basa sull’inquadramento previsto dai contratti nazionali di categoria, con contratto a tempo determinato di durata compresa tra 13 settimane e 5 mesi.
Tra i progetti approvati ci sono anche quelli dei Comuni di Garessio e Priola (per un totale di 4 unità), dedicato a persone con disabilità e dei Comuni di Ceva e Garessio (3 unità) per persone disoccupate.
«Con i progetti di pubblica utilità non parliamo di assistenzialismo, ma di politiche attive del lavoro che mettono al centro la persona e la sua dignità. Offriamo un'opportunità concreta a chi è più fragile per rientrare nel mondo del lavoro e riattivarsi socialmente, rafforzando competenze, fiducia e senso di appartenenza», dichiara Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte.
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