ultime notizie
09 Settembre 2025 - 18:14
Sabato 6 settembre Bruxelles si è trasformata nel cuore pulsante della resistenza iraniana. Decine di migliaia di iraniani, arrivati da tutta Europa, hanno preso parte a una manifestazione imponente, organizzata per dare voce a chi sogna un Iran libero, democratico e senza nucleare.
Sul palco, accanto alla Presidente eletta del CNRI, Maryam Rajavi, hanno preso la parola figure di spicco della politica internazionale: Mike Pence, ex vicepresidente degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, Patrick Kennedy, già deputato democratico al Congresso americano, Alejo Vidal-Quadras, ex vicepresidente del Parlamento europeo, e John Bercow, storico speaker del Parlamento britannico.
Tutti loro hanno ribadito con forza un messaggio chiaro: la resistenza iraniana è l’unica vera alternativa democratica e organizzata al regime attuale. E hanno espresso la speranza che la prossima manifestazione non sia a Bruxelles, ma a Teheran, in un Iran finalmente libero, laico e non atomico.
La grande partecipazione della diaspora iraniana, ben coordinata e unita da slogan contro la dittatura – sia clericale che monarchica – e contro le esecuzioni dei prigionieri politici, ha reso l’evento ancora più significativo. Il dolore, però, ha fatto sentire il suo peso: proprio quella mattina era stato giustiziato Mehran Bahamian, uno dei tanti oppositori del regime.
L’appuntamento ha assunto un valore ancora più simbolico perché coinciso con il 60° anniversario della fondazione dei Mujahedin del Popolo Iraniano (MEK), organizzazione che da sei decenni porta avanti la lotta prima contro lo Scià e oggi contro i mullah.
Tra i presenti anche rappresentanti arrivati dall’Italia: dal Piemonte, precisamente da Margarita, il presidente dell’Associazione dei medici e farmacisti iraniani residenti in Italia, il medico-attivista Nikzat Khosro, che da anni si batte per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sofferenze del popolo iraniano.
Un messaggio forte e chiaro si è alzato da Bruxelles: la resistenza non si ferma, e sogna già il suo ritorno a Teheran.
Edicola digitale
I più letti
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link