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Anche "Italia Nostra" contro la maxi antenna tra le colline di Langa

Il presidente della sezione di Alba: «Chiediamo che Governo, Regione e Provincia non concedano le autorizzazioni»

Anche "Italia Nostra" contro la maxi antenna tra le colline di Langa

Immagine generica, realizzata con l'ausilio dell'intelligenza artificiale

Continua a far discutere il progetto depositato in municipio a Clavesana la scorsa primavera, per l'installazione di una maxi antenna per le telecomunicazioni in località Peisina, sulle colline di Langa alle spalle dell'abitato. Dopo la presa di posizione del sindaco Bruno Terreno, che aveva spiegato con l'Amministrazione si sarebbe mossa nelle sedi opportune per contrastare l'iniziativa, era anche stata promossa da un privato cittadino una raccolta firme sul web, che ha ormai superato le 800 adesioni.
Oggi, 10 settembre, sul tema è intervenuta anche l'Associazione ambientalista e a tutela del paesaggio "Italia Nostra". Il presidente della sezione di Alba, Roberto Giretti, ci ha inviato la nota che pubblichiamo di seguito e che ha inviato anche alla Regione Piemonte, alla Soprintendenza per belle arti e paesaggio, ai Carabinieri Forestali, alla Provincia di Cuneo e all'Amministrazione comunale di Clavesana. 
«Abbiamo appreso solo recentemente da alcuni organi di stampa che dalla ditta milanese Inwit è stato presentato un progetto d’installazione di un’antenna per telecomunicazioni nel territorio comunale di Clavesana – scrivono da "Italia Nostra" –. Tale traliccio, alto ben 27 metri, verrebbe eretto in un terreno privato nella borgata Peisina, ubicata tra il capoluogo e la località Sbaranzo.
Il progetto in questione ha suscitato la forte contrarietà di una parte della collettività locale. Quella presa di posizione, sostenuta dallo scorso mese di maggio da una petizione popolare che finora ha raccolto oltre 800 firme di adesione, ha evidenziato condivisibili motivazioni.
Anche il Comune di Clavesana avrebbe espresso la propria contrarietà. Difatti si evidenziano: la notevole deturpazione che sarebbe arrecata al pregevole paesaggio di questo ambito territoriale della Langa cebana e monregalese, la preoccupazione sanitaria per gli abitanti in quella zona clavesanese, richiamando «il parere dell’Organizzazione mondiale della Sanità che nel 2011 ha classificato le radiazioni a radiofrequenza tra i possibili cancerogeni». Inoltre vanno evidenziate le specifiche caratteristiche del suolo collinare, sottoposto a vincolo idro-geologico.
In base a tutto ciò, questa sezione di "Italia Nostra" esprime la propria netta opposizione a tale progetto. Contestualmente chiede che i vari Enti competenti, statali, regionali e provinciali, non concedano le rispettive autorizzazioni".
                                                                                                                                                  
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