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Tutto quello che devi sapere sulla raccolta dei funghi: titoli, limiti e specie “libere”

Le regole per la raccolta funghi in Piemonte, alle porte della stagione autunnale

Tutto quello che devi sapere sulla raccolta dei funghi: titoli, limiti e specie “libere”

Immagine generica generata dall'Ai

Con l’arrivo dell’autunno tanti appassionati fungaioli si metteranno sui sentieri piemontesi, alla ricerca delle prelibatezze del bosco. Ecco allora le informazioni utili da ricordare per tutti gli appassionati.

I funghi non sono solamente un ottimo condimento per il tuo risotto o per i "tajarin", ma fanno parte dell'ambiente naturale e svolgono funzioni essenziali per l'ecosistema bosco. Fungo e albero, ad esempio, si scambiano sostanze: il primo fornisce alla pianta azoto e minerali e il secondo ricambia con gli zuccheri prodotti grazie alla fotosintesi. Il vero fungo, inoltre, non è quello che si raccoglie: si trova nel suolo. Il porcino, l’ovulo o il finferlo è solo il corpo fruttifero (o "carpoforo") del vero fungo, detto micelio, un po’ come il frutto di un albero non è l’albero stesso.

La raccolta di funghi è regolamentata: in Piemonte se ne possono raccogliere al massimo 3 kg al giorno e il prelievo prevede la pulizia sommaria sul posto e il trasporto in contenitori idonei, ossia contenitori che permettano la diffusione delle spore.

 

Boletus edulis | F. Tomasinelli

Sono quindi vietati i sacchi di plastica. È inoltre vietato l'uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possano danneggiare il suolo, il micelio fungino e l'apparato radicale e va assolutamente evitata la distruzione di qualsiasi fungo, compresi quelli rossi coi pallini bianchi (in stile Disney) che non sono commestibili.

 Un'ultima cosa da ricordare è che per la raccolta occorre avere un titolo, uno strumento semplice, economico, che sostiene la manutenzione delle aree montane e consente di esercitare l'attività secondo le regole previste dalla normativa regionale. Il titolo per la raccolta, valido su tutto il territorio della Regione Piemonte, va esibito su richiesta agli agenti di vigilanza ed è disponibile nelle seguenti tipologie:

giornaliero (€ 5,00);

settimanale (€ 10,00);

annuale (€ 30,00);

pluriannuale (€ 60,00 il biennale, € 90,00 il triennale).

 

Ecco dove acquistarli:

  • sedi e centri informazioni dei Parchi Alpi Marittime (Entracque presso Centro Uomini e Lupi e Centrale L. Einaudi, Valdieri, Terme di Valdieri) e Marguareis (Chiusa di Pesio);
  • Valle Gesso: Tabaccheria Aime (Valdieri), Bar Tabacchi Gran Viver (Entracque);
  • Valle Pesio: Ufficio turistico e nei seguenti esercizi commerciali: Alimentari Laura Dutto, Bar Tabacchi Fumo e Profumo, Jeannot Sport (Chiusa di Pesio), Alimentari l'Panatè (Vigna), Alimentari La Bottega di Pur (San Bartolomeo), Pizzeria Certosa (Certosa di Pesio), Rifugio Pian delle Gorre;
  • nelle sedi delle Unioni montane delle valli.

 

Tutti i titoli che autorizzano alla raccolta (dal giornaliero al triennale) possono anche essere acquistati con bonifico bancario intestato all'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime Banca Intesa San Paolo, filiale di Borgo San Dalmazzo, codice IBAN: IT36W0306946010100000046096, causale del versamento: titolo raccolta funghi anno ... valido per il giorno o dal giorno ... al giorno ... (7 giorni).

Clicca qui per maggiori informazioni.

Specie funghine la cui raccolta non necessita del titolo

La raccolta di alcune specie non necessita del possesso del titolo abilitativo: chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), specie diverse del genere Morchella, gambe secche (Marasmius oreades), orecchione (Pleurotus ostreatu), coprino chiomato (Coprinus comatus), mazza di tamburo (Macrolepiota procera).

 

 Naturalmente è fondamentale muoversi sempre in consapevolezza e sicurezza! Leggi anche: 

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