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28 Settembre 2025 - 09:01
«Siamo a dir poco sconcertati dalle dichiarazioni del guardiaparco delle Alpi Cozie riportate dai giornali sul caso del pastore di Pian dell’Alpe, a Usseaux, morso alla gamba da un lupo mentre accorreva in soccorso delle sue pecore aggredite dal predatore». Cosi il presidente provinciale di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto, commentando quando accaduto l’altro giorno sui pascoli della val Chisone.
Il caso ha sollevato un enorme clamore, ma è anche diventato... enormemente divisivo: è sufficiente leggere i commenti sui social, per rendersene conto.
Le opinioni - tanto per cambiare - si sono divise sui due poli estremi: da un lato chi difende il lupo, animale nel suo habitat che non fa altro che seguire la propria natura, e dall'altra chi chiede misure di intervento anche drastiche a difesa del lavoro di pastori e allevatori.
CIA: «È inaccettabile sentir giustificare il lupo, che avrebbe agito per difendersi, in quanto si sarebbe trovato in preda allo “stress” dovuto alla “foga del momento”. Colpa del pastore che lo ha disturbato sul lavoro? Ci domandiamo cos’altro debba ancora accadere, perché si prenda coscienza della gravità della situazione. L’allevatore è finito al Pronto soccorso, non è bastato a difenderlo l’intervento del suo cane da guardiania, è stato salvato dagli stivali e dai pantaloni lunghi che gli hanno evitato il peggio. La situazione è insostenibile, da anni invochiamo interventi radicali per contenere il proliferare dei lupi sul territorio, ma fino ad ora abbiamo ottenuto solo parole. Le affermazioni del guardiaparco sono emblematiche dell’atteggiamento delle autorità verso il problema del lupo, che a loro avviso va protetto sempre e comunque. A nessuno importa dei danni subiti dagli allevatori. Una volta i lupi scappavano alla vista dell’uomo o del cane da guardia, adesso invece rimangono li, si sentono padroni del campo, perché sono in tanti, troppi, e nessuno li può toccare. A quanto apprendiamo dal guardiaparco, questi potrebbe intervenire con azioni di dissuasione, sparando pallottole di gomma, ma solo nel caso in cui il lupo sia dichiarato “confidente” verso l’uomo, un’eventualità non attinente al caso specifico, in quanto l’animale sarebbe stato spaventato dall’uomo. Siamo all’assurdo, avanti di questo passo sarà sempre peggio, anche gli uomini, e non solo i loro animali, dovranno abbandonare le campagne, perché rimarranno l’unica specie non protetta da nessuno».
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