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Festeggiato il Santo patrono tra tradizione, comunità e l’esordio della Salsiccia De.Co.

Grande partecipazione alla tre giorni di festa: associazioni, istituzioni e cittadini insieme per un evento che cresce di anno in anno

Festeggiato il Santo patrono tra tradizione, comunità e l’esordio della Salsiccia De.Co.

Un paese pieno di colori, profumi e sorrisi ha fatto da cornice all’edizione 2025 della festa patronale di San Michele Mondovì. Tre giorni intensi, baciati dal sole di fine settembre, che hanno saputo unire fede, tradizione, convivialità e tanta musica.

Il momento clou è arrivato domenica mattina, con l’inaugurazione ufficiale della salsiccia di San Michele, riconosciuta come prodotto De.Co. Un traguardo che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Daniele Aimone, ha fortemente voluto per dare valore a una ricetta che appartiene alla memoria collettiva. «Siamo partiti in sordina - ha detto Aimone - cercando di riproporre una festa che fosse davvero per la comunità, come un tempo. Oggi siamo già arrivati a oltre quaranta espositori, segno che il percorso è giusto e che possiamo crescere ancora. Voglio ringraziare tutte le associazioni e i volontari che si sono prodigati: dalla Pro Loco al Centro Anziani, dal Gruppo Alpini all’AVO, dalla Croce Rossa all’Aiuola Botanica Comunale, insieme a Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti e Confagricoltura. Senza di loro nulla di tutto questo sarebbe stato possibile».

Accanto al sindaco erano presenti molte autorità: il consigliere provinciale Rocco Pulitanò e il presidente della Provincia Luca Robaldo, che ha portato anche i saluti del Comune di Mondovì. «È un grande piacere essere qui - ha sottolineato Robaldo - perché le De.Co. rappresentano un patrimonio identitario prezioso. Come Provincia ci crediamo molto: abbiamo finanziato un libro che raccoglie già oltre 150 denominazioni comunali e l’obiettivo è organizzare presto un festival dedicato. È una denominazione del cuore, che custodisce piccole-grandi tradizioni e le trasmette alle nuove generazioni». Aimone ha inoltre portato i saluti del presidente della Regione Alberto Cirio e dell’assessore Paolo Bongioanni, impossibilitati a intervenire ma vicini all’evento.

A raccontare la nascita della salsiccia è stato lo chef Paolo Pavarino, che con passione ha spiegato come, grazie a un progetto del CFP, siano state recuperate ricette antiche tramandate a voce e finalmente messe nero su bianco. «La salsiccia di San Michele è un misto di suino e ovino, molto gustosa e autentica - ha detto -. È nata da un lavoro di ricerca tra i ricordi e le testimonianze delle famiglie, ed è diventata De.Co. grazie alla determinazione del sindaco e alla collaborazione dei commercianti che oggi la producono e la portano sulle tavole». Non sono mancati anche i suoi pungenti richiami agli amministratori che hanno seguito meno da vicino il progetto: «Saranno poi i cittadini a giudicare l’impegno di ciascuno», ha chiosato. 

La giornata è proseguita con momenti di fede, come la Santa Messa solenne e la processione, e di festa, con l’aperitivo offerto dal Centro Anziani, il pranzo nella tensostruttura, la camminata a sei zampe con il canile GEA, la sfilata degli sbandieratori e musici di San Damiano d’Asti, la castagnata degli Alpini, la musica folk di Claudio Music e le tante bancarelle del mercatino. A rendere ancora più speciale l’atmosfera, la donazione di un defibrillatore all’Istituto Comprensivo da parte della Croce Rossa di Mondovì: un gesto concreto di attenzione verso la comunità.

Il weekend era iniziato già venerdì sera con lo spettacolo della Compagnia Filodrammatica Carrucese al teatro comunale, che ha richiamato un pubblico numeroso e attento. Sabato, invece, il paese si è riempito di bambini e famiglie grazie alla caccia al tesoro, mentre in piazza si respirava un clima di festa con aperitivi in musica, street food e tanta allegria. La serata si è chiusa con il dj set de Il Papero, che ha fatto ballare giovani e meno giovani, dopo la suggestiva Santa Messa patronale con processione.

Tanti i curiosi e i buongustai che hanno affollato le vie del paese, assaggiando per la prima volta la nuova salsiccia De.Co., apprezzata per il suo sapore autentico e la sua storia ritrovata. Tra stand, risate, musica e tradizione, San Michele ha dimostrato ancora una volta che la festa patronale non è solo un appuntamento di calendario, ma un’occasione di orgoglio e identità condivisa.

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