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Miriana, la giovane infermiera che spende le ferie come volontaria in Kenia

Spendersi per gli altri, dal Cuneese all’Africa e ritorno: le testimonianze alla Veglia missionaria al Santuario di Vicoforte

Miriana Barberis

Miriana Barberis, 31anni, di Magliano Alpi, infermiera a Cuneo

La “Veglia missionaria” per la Diocesi di Mondovì quest’anno ha fatto sosta al Santuario di Vico, chiesa giubilare, anche per far tesoro dell’occasione di grazia qual è il tempo del Giubileo, per rivestire tutti, da credenti, lo stile di vita da “Missionari di speranza tra le genti”. La celebrazione è stata presieduta dal vicario generale don Flavio Begliatti (essendo il vescovo impegnato nella visita pastorale) ed ha guidato i vari momenti don Gianni Martino del Centro missionario diocesano. In preghiera ed in ascolto ci si è fatti interpellare a più riprese dal messaggio del Papa per questa occasione preziosa nel cuore della Chiesa che cammina nel mondo. Il cero pasquale acceso ha richiamato la portata della fede che si comunica e si condivide in mezzo ai fratelli ed alle sorelle. Dono-impegno della speranza è stato centrale nel susseguirsi dei messaggi e delle testimonianze.

«Rigenerare il mondo per una nuova stagione evangelizzatrice della Chiesa, inviata a rianimare la speranza in un mondo su cui gravano ombre oscure». È questo il mandato per la Giornata missionaria.

Importanti le due testimonianze che si sono raccolte all’interno della Veglia missionaria, invitando a guardare vicino ed a guardare lontano, sempre per condividere la speranza evangelica. Prima si sono presentati Eleonora e Matteo che dopo una lunga presenza in Guinea Bissau all’interno di un’Associazione di volontariato internazionale (e in questo contesto sono entrati in contatto con Casa do menor operante a Bambadinca nella poverissima realtà guineana), anche in ragione dei figli, sono rientrati a Marene coltivando il desiderio di mettersi in gioco in un orizzonte di fraternità, adesso come famiglie, ben quattro, che cercano nella condivisione di portare avanti la realtà coniugale e genitoriale, dandosi una mano, aiutandosi costantemente, contando gli uni sugli altri. Un progetto che si costruisce giorno dopo giorno nella speranza e nella disponibilità. Commovente il ricordo di Gioele, 21 anni, figlio di una famiglia del gruppo che in estate ha perso la vita cadendo in montagna. Un evento tragico che ha inciso in modo forte, sospingendo ad andare in profondità nel cammino evangelico intrapreso.

Quindi Miriana Barberis, 31anni, di Magliano Alpi, infermiera a Cuneo, che spende le ferie come volontaria al St. Orsola Catholic Mission Hospital a Matiri in zone aride del Kenya: ha parlato di speranza per realtà complesse come quelle del Kenya appunto, tra periferie problematiche e povertà dei territori. Ha raccontato della grande accoglienza per i volontari in questa struttura sanitaria keniota. Ha suggerito di avere occhi di fiducia e di condivisione, nonostante tutto, per un mondo nuovo possibile, da costruire insieme, superando le fratture, investendo in umanità diffusa.

All’uscita, a tutti, è stata consegnata una bustina con semi di grano, con l’invito concreto a farsi animatori quotidiani di non mondo nuovo.

La raccolta operata in questa occasione sarà destinata sia alla Missione in Kenya ove fa la volontaria Miriana Barberis sia per Casa do menor a Bambadinca in Guinea Bissau.

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