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12 Novembre 2025 - 15:33
Aurora boreale dalla Sacra di San Michele, valle di Susa. Foto di Domenico Ianaro tratta da "Meteo in Piemonte"
Dopo lo straordinario spettacolo della scorsa notte, il cielo del Piemonte potrebbe tornare a tingersi di colori fluorescenti anche questa sera, mercoledì 12 novembre, e nella notte su giovedì 13. Le condizioni sembrano favorevoli per un nuovo episodio di aurora boreale visibile alle nostre latitudini, grazie a un’intensa attività geomagnetica e a cieli in gran parte sereni, soprattutto nel Cuneese e nelle zone alpine.
Come spiega l’esperto meteo Andrea Vuolo, “tra la serata di mercoledì 12 e la notte su giovedì 13 novembre si conferma una probabilità medio-alta di osservazione dell’aurora boreale anche alle latitudini alpine e mediterranee, Piemonte incluso”.
L’indice globale di attività geomagnetica (KP) — che misura i disturbi del campo magnetico terrestre causati dal vento solare — è previsto in nuovo aumento dopo il picco della notte scorsa, potenzialmente fino a livello 8 su una scala che arriva a 9.
Secondo le simulazioni dello Space Weather Prediction Center della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), la tempesta geomagnetica in corso potrebbe raggiungere una classe G4 (grave), con picchi temporanei di G5 (estremo) tra le ore 16 e le 21 di oggi. Questo renderebbe l’aurora visibile anche in gran parte del Nord Italia, un evento eccezionale per il nostro Paese.
Le previsioni meteorologiche indicano condizioni generalmente favorevoli sull’arco alpino e sulle zone collinari occidentali del Piemonte.
Come evidenzia Vuolo, “il cielo risulterà più pulito, solcato soltanto da sottili nubi alte (velature) che dovrebbero garantire una maggiore probabilità di osservazione dell’aurora boreale, sempre guardando verso Nord e lontano dalle luci cittadine”.
Particolarmente favorevoli le aree montane del Cuneese, insieme a quelle del Torinese, Canavese, Biellese, alto Novarese e Verbano-Cusio-Ossola.
Più difficoltosa invece l’osservazione su Alessandrino, Astigiano, Monferrato e Vercellese, dove persisteranno nubi basse, nebbie e foschie che potrebbero limitare la visibilità.
Per aumentare le possibilità di ammirare il fenomeno:
spostarsi in zone buie e lontane dai centri abitati;
guardare verso Nord a partire dal tardo pomeriggio e durante la prima parte della notte;
utilizzare fotocamere o smartphone con lunga esposizione, in grado di catturare le sfumature rosate, verdi e violacee anche quando l’occhio nudo percepisce solo un debole bagliore.
Dunque, occhi al cielo: la notte tra il 12 e il 13 novembre potrebbe regalarci un nuovo, straordinario spettacolo naturale, visibile anche dal Piemonte e in particolare dalle vallate e montagne del Cuneese.
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