Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Con l'influenza aviaria, allevare i capponi "come una volta" è ancora possibile?

Veterinari e allevatori "a lezione" sulla sorveglianza igienico-sanitaria, in attesa della grande Fiera di metà dicembre

Con l'influenza aviaria, allevare i capponi "come una volta" è ancora possibile?

Alcuni capponi del Consorzio, allevati all'aria aperta, come prevede il rigido disciplinare

Venerdì 14 settembre, la sala "L'incontro" di Morozzo ha ospitato il corso "Valorizzazione delle razze avicole autoctone: approcci sostenibili e prospettive agroecologiche".

L'iniziativa ha visto una buona partecipazione di tecnici del settore, tra cui medici veterinari, dottori agronomi e forestali e allevatori, confermando l'interesse per l'avicoltura tradizionale nel territorio cuneese.

L'appuntamento è stato organizzato come evento preparatorio in vista della tradizionale Fiera del Cappone di Morozzo, programmata per domenica 14 e lunedì 15 dicembre, manifestazione che rappresenta il momento conclusivo dell'anno nel Monregalese e nel Cuneese. L'evento formativo ha offerto crediti ECM e CFP rispettivamente per medici veterinari e dottori agronomi, e ha affrontato temi di grande rilievo come la tutela della biodiversità avicola piemontese, la biosicurezza negli allevamenti locali e i piani di sorveglianza per malattie aviarie.

L’avicoltura tradizionale è ancora molto presente sul territorio cuneense, soprattutto in alcune aree, dove sono allevati avicoli secondo metodi culturali e storici datati, che portano alla produzione di prodotti di eccellenza riconosciuti a livello nazionale. La loro gestione può però presentare criticità igienico sanitarie. L’evento ha evidenziato pregi e difetti di questi metodi di allevamento, in un’epoca dove malattie, come l’influenza aviare, possono incidere con grande impatto sanitario ed economico nel settore.

Tra i relatori, esperti del settore hanno approfondito la gestione sostenibile delle razze avicole autoctone e hanno illustrato la realtà degli allevamenti tradizionali, evidenziandone punti di forza ma anche criticità igienico-sanitarie, soprattutto in relazione a malattie come l'influenza aviare. Preziosa, tra gli altri, la presenza del dottor Moshe David, veterinario, grande esperto di settore e presidente del "Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Cappone di Morozzo e delle produzioni avicole tradizionali".

Il programma ha incluso anche una visita guidata a un allevamento di capponi, culminata in una tavola rotonda e un test finale di apprendimento.

L'evento ha rafforzato il valore culturale e produttivo dell'avicoltura storica locale, ponendo le basi per un confronto tecnico-scientifico aggiornato in vista della grande festa del Cappone, momento irrinunciabile per la comunità agroalimentare e culturale del territorio

RELATORI
Erika Allisardi, dottore agronomo
Cristina Biolatti, veterinario Asl Cn1
Moshe David, dirigente veterinario Area sanità animale
Achille Schiavone, professore UniTo
Dominga Soglia, professoressa UniTo
Pietro Testa, farmacista e allevatore
Valentina Vottero, veterinario Asl Cn1

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x