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In 30 giorni oltre 4000 firme contro l’inceneritore

Prosegue la campagna del Coordinamento del “No” in attesa del prossimo consiglio comunale a Cairo

In 30 giorni oltre 4000 firme contro l’inceneritore

La campagna per la raccolta firme, lanciata dal Coordinamento delle Associazioni con l'obiettivo di esprimere un netto «NO» alla realizzazione dell'inceneritore in Valle Bormida ha raggiunto e superato la soglia delle 4.000 sottoscrizioni tra adesioni online e firme sui moduli cartacei.

«Un risultato ottenuto in poco più di 30 giorni, segno inequivocabile di una preoccupazione diffusa e di una forte opposizione popolare a un progetto ritenuto impattante e incompatibile con il futuro sostenibile del nostro territorio - commentano dal Coordinamento -. La Campagna non si ferma: prosegue la raccolta e l’attività di informazione. L’obiettivo non è solo quello di accumulare adesioni, ma di mantenere vivo il contatto diretto con la

cittadinanza».

Sono in programma, infatti, altre assemblee pubbliche informative sia nella Valle Bormida ligure che in quella piemontese dove anche le amministrazioni comunali si apprestano a deliberare contro l’inceneritore. Il Coordinamento delle Associazioni ha iniziato a prendere contatto con le principali realtà produttive di Langa e Monferrato per informarle della possibile costruzione di un inceneritore a diretto confine con il Piemonte.

«Sarà importante inoltre, la nostra presenza nel prossimo consiglio comunale di Cairo Montenotte, dal quale attendiamo la riconferma di quanto già espresso dai 19 sindaci della Valle Bormida ligure e dallo stesso consiglio comunale questa primavera, del NO inequivocabile all’inceneritore - concludono dal Coordinamento -. Saremo presenti dentro e fuori dal Comune per ribadire ancora una volta che l’inceneritore in Valle Bormida non è accettabile».

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