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21 Dicembre 2025 - 13:12
È una perturbazione su cui i meteorologi stanno avvisando da almeno due-tre giorni, quella in arrivo sul Piemonte - soprattutto sul Cuneese. Per domani, lunedì 22 dicembre, ARPA Piemonte ha diramato ALLERTA GIALLA per neve.
«Condizioni in peggioramento dal pomeriggio di lunedì, con un'intensificazione dei fenomeni, che saranno più forti e persistenti sul settore sudoccidentale. Quota neve in calo sui 1000-1300 m, sui 600-700 m su Alpi Liguri, basso Cuneese e Langhe e Roero da domani pomeriggio».
Il rischio maggiore, per i giorni a venire, riguarda gli effetti al suolo delle precipitazioni: tanta neve, bagnata e pesante, che potrebbe provocare caduta alberi, e tanta pioggia che potrebbe causare piccoli smottamenti sulle strade.
«Una cosa è certa: le Alpi marittime vedranno un carico di neve eccezionale, forse uno dei più importanti degli ultimi 20 anni». Lo scrive il meteorologo ligure Federico Brescia aggiungendo: «Avremo una configurazione che favorirà nevicate copiose per almeno 7 giorni di fila (21-28 dicembre) su questa zona, con accumulo finale che potrebbe superare i 200 centimentri (2 metri)».
E, da ligure, Brescia lancia un monito ai liguri giocando sullo stereotipo del turista che viene dal mare senza le necessarie dotazioni: «Se avete intenzione di muovervi verso Prato Nevoso, Artesina e dintorni nella settimana di Natale e probabilmente anche quella dopo, non fatelo con spensieratezza e ingenuità tipico del ligure che sale con le Vans e senza gomme invernali... a 'sto giro attrezzatevi»
E il collega Vuolo non è da meno: «I modelli "rincarano" i quantitativi delle precipitazioni attese entro il giorno di Natale sul Piemonte. Tra il 21 e il 25 dicembre sono attesi picchi di neve fresca fino ad oltre 150-200 centimetri sulle Alpi piemontesi, specie al di sopra dei 1.800-2.200 metri, localmente anche oltre a quote superiori. Si tratterebbe, in tal caso, di uno degli episodi nevosi più ingenti degli ultimi decenni per il mese di dicembre sul comparto occidentale e sud-occidentale della regione».
Quindi: neve attesissima sulle Valli Monregalesi... ma forse anche a Mondovì: «Quota neve dai 600-1.200 metri lunedì (temporaneamente più bassa su parte del Cuneese), 1.000-1.600 metri martedì e 1.500-2.000 metri mercoledì mattina. Dal pomeriggio-sera di mercoledì seguirà un nuovo sensibile calo della quota neve che si porterà fino a 700-1.200 metri entro la tarda serata e dai 300-700 metri tra la notte e la mattinata di Natale, con possibili fiocchi anche in pianura».
Ma a preoccupare i meteorologi è anche il quantitativo di pioggia in pianura: «Un’intensa fase perturbata che se rispetterà le stime attuali potrebbe portare ad uno degli eventi nevosi più ingenti degli ultimi 10/15 anni in montagna - scrive Meteo CN e valli -. In quota a fine evento gli accumuli nevosi dovrebbero essere molto ingenti superando i 130/150cm diffusamente oltre i 1500m e con picchi potenziali anche prossimi ai 2 metri, anche se oltre certi valori il compattamento ne potrà ridurre l’accrescimento. A bassa quota saranno invece molto ingenti le piogge con accumuli potenziali di almeno 100/150mm.
Per le basse quote i rischi saranno principalmente allagamenti, frane e piccole esondazioni di corsi d’acqua minori, in quota avremo una fascia intermedia in cui la neve sarà molto pesante e potrebbe causare caduta di alberi con interruzioni di viabilità e blackout. Al di sopra dei 1500m invece con l’incedere del peggioramento aumenterà drasticamente il pericolo valanghe che potrebbero interessare anche alcuni tratti stradali se gli accumuli rispetteranno le stime. Attendiamo comunque le allerte ufficiali di Arpa Piemonte che da domani inizieranno a comprendere il periodo temporale della fase intensa».
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