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“Valjean” venerdì 24 ottobre apre la stagione al “Chebello”

Il musical “da camera” con 6 attori e 29 personaggi ispirato a “I Miserabili” di Hugo

“Valjean” venerdì 24 ottobre apre la stagione al “Chebello”

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Un pianoforte, sei attori, 29 personaggi, 100 minuti. Ecco i numeri di “Valjean” di Fulvio Crivello, Fabrizio Rizzolo e Sandro Cuccuini, il musical liberamente ispirato a "I Miserabili" di Victor Hugo che apre la stagione al “Chebello” venerdì 24 ottobre alle ore 21 È un caso di successo nella storia dei musical in Italia: viene messo in scena dal 2012 e ha collezionato 85 repliche e 42 sold out. È stato proposto, peraltro, anche nel Carcere di San Vittore e Opera e nelle carceri di Bergamo, Brescia e Trento e all'Istituto Ferrante Aporti di Torino per mostrare ai detenuti la forza e la perseveranza di Jean Valjean nella ricerca di una strada verso il bene.  

Si torna indietro di due secoli. Jean Valjean, un detenuto condannato ai lavori forzati per aver rubato un pane, viene coinvolto in una rissa e in un tentativo devasione. Nonostante possa fuggire, decide invece daiutare un secondino in pericolo. La Commissione disciplinare gli concede la grazia che gli permette di essere finalmente libero. Ma lispettore Javert, già capo sorvegliante al penitenziario di Tolone, sostiene che Valjean non sarà mai un uomo libero, perché chi è stato un forzato non si libera mai realmente delle catene e rimane un numero: in questo caso il prigioniero 9430. L'uomo, per Javert, è segnato: è una pianta che se nasce da un seme malato, tale rimane. E tornerà a delinquere. Da questo momento per Valjean, abbrutito dall'esperienza del carcere, rifiutato da tutti e senza amici, inizia una lotta all'ultimo respiro per sopravvivere, cambiare il proprio destino, e dimostrare di essere ancora un uomo. «Una storia di altri tempi, assolutamente attuale: l'uomo alle prese con la propria identità, i valori, le proprie scelte morali ed etiche - spiega il regista Fulvio Crivello -.  Jean Valjean è un ex-forzato, un reietto della società e, in questo, è lontano da molti di noi. Ma, così come accade quasi ogni giorno a tante persone comuni”, si trova a doversi battere per dimostrare al mondo e a se stesso di avere un nome degno di essere pronunciato. In un momento in cui l'affermazione passa attraverso un'effimera prima pagina o l'apparizione in un talk-show, Valjean” riporta al centro dell'attenzione la dignità umana e la forza di volontà per sovvertire anche il destino più avverso. Valjean vuole mostrare limportanza di essere fedeli ai propri ideali e alla propria volontà di riscatto per raggiungere qualsiasi obiettivo. Nella rappresentazione scenica si esprime con forza il concetto di recupero completo di una persona e del suo pieno potenziale, attraverso la tenacia e la determinazione di Jean Valjean, il suo coraggio, la passione, l’amore».

pastedGraphic.pngGli attori/cantanti ruotano intorno a una struttura rappresentata dal carro di Valjean, sul quale tutta la storia e tutta la sua vita vengono trasportate. I sei interpreti cambiano, si trasformano e trasformano, vestono e svestono continuamente i panni e la scena che diventa carcere, telaio, arredamento, barricata, e ci racconta insieme agli interpreti la favola” di Jean Valjean. L'orientamento per i costumi è stato quello di mantenere la foggia dei costumi originali dell'epoca.

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