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Si accende il dibattito sul trasporto scolastico. Bonelli: «Grave l'errore sull'orario»

Il capogruppo di "Progetto in Comune" riporta doglianze in merito a un'errata comunicazione. La Giunta si difende. L'assessore Tarò: «Vorrei sapere quanti si sono lamentati, inutile se si resta alle parole in chat». Bonelli: «Le voci che riportiamo vanno ascoltate»

Si accende il dibattito sul trasporto scolastico. Bonelli: «Grave l'errore sull'orario»

A sinistra il capogruppo di Progetto in Comune, Umberto Bonelli, a destra l'assessore all'istruzione e ai servizi scolastici Daniela Tarò

Dopo le consuete comunicazioni del sindaco a fine seduta, nel corso delle quali sono state ripercorse le ultime attività della Giunta e dell’Amministrazione, si è aperto un acceso dibattito relativo ad una segnalazione di Umberto Bonelli di "Progetto in Comune".

«Mi sono pervenute numerose lamentele – ha riferito Bonelli – in merito a un grave disservizio che vorrei portare all’attenzione del Consiglio. L’orario di uscita provvisorio della scuola era previsto per le 12 (fatto noto agli uffici dal 2 settembre). Erroneamente, è stato comunicato che il pulmino sarebbe partito alle 13, lasciando quindi per un’ora i ragazzi senza assistenza. La responsabilità di questo caos è interamente dell’Amministrazione: l’errore è stato comunicato solo la sera prima, un tempismo inaccettabile. Non c’è stata vigilanza sui documenti essenziali. La risposta istituzionale è a mio giudizio stata la più inadeguata possibile. L’assessore Barbara Nano ha liquidato il tutto come un mero errore di battitura: non è accettabile. Segnalo inoltre, che molti mi segnalano scarsa reperibilità da parte degli assessori, chiedo attenzione maggiore alle esigenze del pubblico».

«Il servizio è stato fatto – si è inserito il sindaco Gasco – questo va chiarito, e all’ora corretta. L’errore è stato solo di comunicazione».

«Vorrei precisare alcuni aspetti – è intervenuta l'assessore Daniela Tarò, nelle cui deleghe rientrano pubblica istruzione e servizi scolastici –: ci sono state difficoltà in merito soprattutto al ritardo con cui sono pervenute le iscrizioni. Però vorrei sottolineare alcuni elementi: le modalità di iscrizione, inserite sul sito del Comune e sul registro Classeviva a inizio luglio, erano a disposizione con scadenza al 15 agosto. Entro la data indicata sono arrivate pochissime iscrizioni. Garantiamo il servizio a tutti o ci atteniamo esclusivamente a cosa è pervenuto ed escludiamo gli altri? Al 10 settembre il servizio è stato garantito con questo errore subito corretto, e non solo questo, ma tutti i servizi scolastici».

«Non contesto le modalità – ha ribattuto Bonelli –: contesto una comunicazione errata la sera del 9 settembre. Chiederei al segretario di fornirmi le domande di iscrizione presentate entro il 15 agosto in ordine cronologico, per verificare. La mia osservazione è unicamente inerente all’errore: prima di mandare comunicazioni si facciano controlli».

Il dibattito è poi proseguito in merito al numero dei genitori che si sono lamentati e alla modalità con cui queste lamentele sono pervenute in Comune. La consigliera di Vico Futura, Elisabetta Nuzzo, ha precisato che all'assessore Tarò è stata inviata una mail, da parte di una madre parte del Consiglio di istituto, confermando di aver avuto notizia anch'essa di numerose doglianze in merito alla vicenda. «Trovarsi quell’orario alle 18 per il giorno dopo ha creato molto scompiglio – la conclusione –. A quel punto ho contattato l’assessore Barbara Nano che si è mossa per far correggere».

«Farei quindi notare che ho risposto, contrariamente all’irreperibilità degli assessori di cui si è parlato prima» ha puntualizzato Nano.

Nel corso del dibattito l'assessore Tarò ha rimarcato di non aver ricevuto molte rimostranze in via ufficiale, presso i canali comunali: «A me però piacerebbe ricevere il nominativo dei genitori che si sono lamentati – ha ribadito – perché il lamento venga fatto ufficialmente in Comune, e non sui gruppi Whatsapp».

Dura la replica di Bonelli: «Rappresentiamo il Comune quanto voi, non siamo obbligati a dare nome e cognome e codice fiscale per portare in Consiglio lamentele della cittadinanza. Non si può dare risposte di questo tipo: che siano una, dieci o cento queste sono voci e hanno rilievo. C’è stato un errore di comunicazione istituzionale. Lo si ammetta. Nessuno nega i meriti dell’amministrazione riguardo ai servizi scolastici e il lavoro fatto, ma l’errore resta tale. Non accetto però che si dica che un’osservazione va legata all’identità di chi ce la propone».

«Ho detto una cosa diversa – ha concluso Tarò – ho detto che mi piacerebbe che le persone mi riportassero le lamentele direttamente. Una mail è pervenuta a protocollo, e questo tipo di comunicazione è costruttiva».

«Riportare la voce della gente è sicuramente positivo, lo condivido – ha concluso il primo cittadino – sapere meglio da chi arrivano le disfunzioni ci può aiutare a correggerci. Sapevamo che gli orari erano diversificati, ma sapevamo anche che la conferma ci sarebbe arrivata il 5 settembre dal Consiglio di istituto. Quindi i tempi in cui ci siamo mossi erano molto stretti. Dell’errore di data non mi era stato comunicato, ma interverrò sul dipendente che ha sbagliato. Infine evidenzio che a tutt’oggi arrivano richieste di iscrizione ai vari servizi scolastici, anche con esigenze particolari. Tentiamo di rispondere a tutti, con tutta la complessità che questo comporta. C’è stato un errore è vero ma solo di comunicazione. Il servizio, ribadisco, è stato erogato. Dobbiamo migliorare? Sì, ma non vorrei che questo ci costringesse a diventare più severi di quanto non siamo stati finora».

 

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