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Miriana Barberis, infermiera in Kenya: «Servono trasfusioni, ma non c’è sangue»

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Primi giorni in Kenya, dopo il suo ritorno come infermiera volontaria all’Ospedale di Matiri (un villaggio nella zona semidesertica del Meru), per la 30enne maglianese Miriana Barberis, che è arrivata in Africa giovedì 23 gennaio e rimarrà al fianco del medico missionario Beppe Gaido fino al 5 febbraio. «La situazione che ho trovato qui al mio arrivo non è molto diversa rispetto agli anni precedenti, se non per il fatto che sta cambiando il sistema assicurativo, quindi dal punto di vista burocratico siamo un po’ in una fase di passaggio – racconta Miriana, contattata dalla nostra redazione –. Le condizioni igienico-sanitarie restano ovviamente precarie. Le persone arrivano all’Ospedale spesso anche parecchi giorni dopo essersi ferite o essersi ammalate. La cosa più grave è la completa mancanza di sacche di sangue: diversi pazienti avrebbero bisogno di trasfusioni, ma non c’è sangue a disposizione. Quest’anno sono assegnata al reparto uomini, ma lavoro...

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