Tolta la scritta antisemita dalla casa di Lidia Rolfi

05 Febbraio 2020 - 11:55

Tolta la scritta antisemita dalla casa di Lidia Rolfi. La facciata della porta, quella su cui era stata tracciata la scritta Juden Hier, è stata staccata e posta sotto sequestro per ordine della Procura di Cuneo. Il pannello è stato rimosso questa mattina - mercoledì 5 febbraio - poco prima della 10 dagli uomini della Digos e dai Carabinieri: la rimozione era preventivata già da diversi giorni. Fino a stamane solo un nastro adesivo nero e un pannello di cartone nascondevano quella scritta che ha fatto il giro d’Italia. Sotto, parzialmente visibili, le linee della stella di David . Intanto vige ancora il “massimo riserbo” attorno al lavoro degli inquirenti. «Stiamo proseguendo con le indagini», è lo stringato commento che arriva dalla Procura. Tolta la scritta antisemita dalla casa di Lidia Rolfi «Mi è stato chiesto dagli inquirenti di non cancellarla, non ancora» aveva detto Aldo Rolfi, figlio di... ARTICOLO PREMIUM Se sei un abbonato all'edizione digitale fai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti! Senza pensieri Abbonamento Autorinnovabile 1 settimana 1 € Acquista ora Un solo account tanti vantaggi Scopri l'offerta premium più adatta a te Scoprile tutte Sei già abbonato?

Tolta la scritta antisemita dalla casa di Lidia Rolfi. La facciata della porta, quella su cui era stata tracciata la scritta "Juden Hier", è stata staccata e posta sotto sequestro per ordine della Procura di Cuneo. Il pannello è stato rimosso questa mattina - mercoledì 5 febbraio - poco prima della 10 dagli uomini della Digos e dai Carabinieri: la rimozione era preventivata già da diversi giorni. Fino a stamane solo un nastro adesivo nero e un pannello di cartone nascondevano quella scritta che ha fatto il giro d’Italia. Sotto, parzialmente visibili, le linee della stella di David . Intanto vige ancora il “massimo riserbo” attorno al lavoro degli inquirenti. «Stiamo proseguendo con le indagini», è lo stringato commento che arriva dalla Procura.