Non sarebbe la prima volta che l’ex caserma della Cittadella viene “convertita” al tema culinario. Era lì che, anni fa, si svolgeva la fiera “Peccati di Gola”. Ma questa volta il sogno è ben più grande: l’Alberghiero e il Comune vogliono trasformarla in una “Accademia del gusto”. Un vero e proprio Campus con le aule per le lezioni, gli alloggi per gli studenti, corsi speciali, progetti scuola-lavoro, cucine e laboratori. E, tanto per cominciare nel migliore dei modi, lunedì 14 dicembre hanno presentato il loro “sogno” al sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi. Il primo passo da fare sarà capire se l’idea può diventare concreta… e a quali costi. INTERVISTA al sottosegretario: con quali fondi si potrà realizzare? Trasferire l’Alberghiero in Cittadella
L’Alberghiero di Mondovì è una scuola in crescita. Lo dicono i numeri: dal 2010 al 2013 le iscrizioni alla classe Iª sono passate da 140 a 220, e da tre anni l’Istituto è praticamente “a tappo”. Nell’ultimo anno l’Alberghiero si è “allargato” andando a occupare altri locali a Mondovì. Da qui nasce la necessità di una nuova sede, ma non solo: c’è un progetto più ampio. «Si tratta di unire due eccellenze della nostra città – commenta il sindaco Viglione –: da una parte abbiamo l’Alberghiero, Istituto di punta nell’istruzione locale, e dall’altra un sito da recuperare qual è l’ex Cittadella». Potrebbe ospitare la nuova sede della Scuola e molto di più: corsi post-diploma, aule di laboratorio per l’artigianato del gusto e perfino la struttura ricettiva a cui da tempo l’Alberghiero aspira. Scuola, campus, college, azienda, ristorante. Una “Cittadella del gusto”, appunto. Un elaborato dello studio di fattibilità del Politecnico La roccaforte da recuperare: come?
La Cittadella oggi è un sito all’abbandono. Baluardo storico, costruita a Mondovì per volontà dei Savoia, divenne la “Caserma Giuseppe Galliano” che ospitò gli Alpini. L’ultimo inquilino è stata la Guardia di Finanza, con la Scuola Allievi finanzieri. Oggi serve una soluzione prima che cada a pezzi (i muri sono in pesante stato di incuria), ma l’edificio è di proprietà demaniale. All’incontro di lunedì era presente anche il funzionario dell’Agenzia del Demanio, Fabrizio Marmello. Un’ipotesi per il recupero c’è già: fu redatta dal Politecnico nel 2001 (quando si pensava a un insediamento universitario nell’ex caserma). Il Ministero: «Noi ci siamo»
Qua sta il ruolo del sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi: «Per ora è solo un’idea, ma merita di essere concretizzata – ha detto –. Una Scuola deve aprirsi al territorio e al mondo del lavoro con progetti come questo. Posso garantire l’impegno del Ministero: noi ci siamo». Al suo fianco anche il viceministro Enrico Costa che ha elogiato l’iniziativa: «Conciliare queste due eccellenze è un’ottima idea. Oggi accendiamo il “motore”: serve fare rete fra le istituzioni per portare avanti l’iniziativa. La Regione è il nucleo che può battezzare questo progetto». Il primo passo? «Sottoscrivere un protocollo di intenti – ha detto il sindaco – e istituire un gruppo di lavoro, da cui far nascere un accordo di programma e un progetto dettagliato». Pare un sogno, ma bisogna provarci.
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