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03 Novembre 2025 - 10:25
Ancora decisivo Traore
Ci sono domeniche dove il calcio sa regalare storie bellissime e inaspettate. C’entra la buona sorte? Magari sì, ma la fortuna bisogna anche inseguirla. Dopo due pareggi consecutivi, l’ultimo con beffa nel finale, il Ceva piazza l’impresa infliggendo il primo stop stagionale a una Castellettese che veniva da un percorso netto di sei vittorie consecutive. Non è un ridimensionamento per la squadra allenata da Davide Dutto, nettamente favorita per la vittoria finale, ma intanto nel suo percorso di crescita e risalita il Ceva si è preso una bella soddisfazione. Doppia, visto l’andamento della partita. Una gara aperta dal rigore trasformato da Ramonda dopo tre minuti e che sembrava ormai indirizzata verso l’ennesima vittoria dei padroni di casa dopo il raddoppio di Tallone a metà del primo tempo. Ceva un po’ in difficoltà sulle ripartenze avversarie, anche se Michelotti ha chiuso molto bene sulle uscite basse e leggermente impreciso su due occasioni targate Trore e Markovic.
La scheggia impazzita per riaprire il match è arrivata con uno sciagurato passaggio del portiere di casa direttamente sui piedi di Odasso a inizio ripresa. Una scintilla che ha acceso ancora di più la voglia di fare bene e l’entusiasmo del Ceva, premiato da una magia da trenta metri di Traore. Un colpo a dir poco pazzesco che ha annichilito la capolista. A questo punto, a rimonta completata, il Ceva si è fatto ingolosire. A volte va male, ma questa volta l’audacia è stata premiata dal gol di Ouarmouk, lesto a correggere in porta una conclusione di Bailo respinta dal palo. Nel finale, come al leone ferito, la Castellettese ha costretto il Ceva sulle barricate e solo il palo ha salvato i cebani su una sforbiciata da manuale di un attaccante di casa. «Ci abbiamo creduto, sono contento per i ragazzi, ma bisogna continuare a soffrire», analizza, con il sorriso, mister Suria.
Ci sono domeniche dove il calcio sa regalare storie bellissime e inaspettate. C’entra la buona sorte? Magari sì, ma la fortuna bisogna anche inseguirla. Dopo due pareggi consecutivi, l’ultimo con beffa nel finale, il Ceva piazza l’impresa infliggendo il primo stop stagionale a una Castellettese che veniva da un percorso netto di sei vittorie consecutive. Non è un ridimensionamento per la squadra allenata da Davide Dutto, nettamente favorita per la vittoria finale, ma intanto nel suo percorso di crescita e risalita il Ceva si è preso una bella soddisfazione. Doppia, visto l’andamento della partita. Una gara aperta dal calcio di rigore trasformato da Ramonda dopo tre minuti e che sembrava ormai indirizzata verso l’ennesima vittoria dei padroni di casa dopo il raddoppio di Tallone a metà del primo tempo. Ceva un po’ in difficoltà sulle ripartenze avversarie, anche se Michelotti ha chiuso molto bene sulle uscite basse e leggermente impreciso su due occasioni targate Trore e Markovic.
La scheggia impazzita per riaprire il match è arrivata con uno sciagurato passaggio del portiere di casa direttamente sui piedi di Odasso a inizio ripresa. Una scintilla che ha acceso ancora di più la voglia di fare bene e l’entusiasmo del Ceva, premiato da una magia da trenta metri di Traore. Un colpo a dir poco pazzesco che ha annichilito la capolista. A questo punto, a rimonta completata, il Ceva si è fatto ingolosire. A volte va male, ma questa volta l’audacia è stata premiata dal gol di Ouarmouk, lesto a correggere in porta una conclusione di Bailo respinta dal palo. Nel finale, come al leone ferito, la Castellettese ha costretto il Ceva sulle barricate e solo il palo ha salvato i cebani su una sforbiciata da manuale di un attaccante di casa. «Ci abbiamo creduto, sono contento per i ragazzi, ma bisogna continuare a soffrire», analizza, con il sorriso, mister Suria.
AMA BRENTA CEVA: Michelotti, Tarone, Battaglia, Lala (60’ Ouarmouk), Markovic, Passarotto, Kengni (46’ Hafdi), Raddak (46’ Racca), Odasso (80’ Salvetto), Raciti (65’ Bailo), Traore. (Scirelli, Hoxha, Pera, Lamagna). All. Suria.
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