Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Covid, come donare plasma iperimmune a Mondovì e aiutare la cura sperimentale

Plasma1 Interno

Il plasma di chi ha superato il Covid come terapia per i malati. Il Centro trasfusionale monregalese continua ad essere in prima linea nella sperimentazione e, se si guarda al bacino Asl Cn1, è possibile effettuare la donazione di plasma "iperimmune" (per i convalescenti da infezione Sars-Cov-2) sia a Mondovì che Savigliano. «È necessario – come specifica la stessa Azienda sanitaria sul proprio portale istituzionale – che la positività al Covid sia documentata e che sia disponibile un successivo tampone negativo, oltre alla risoluzione dei sintomi». I criteri di idoneità sono gli stessi per la donazione di sangue e plasma, per così dire, "ordinaria".  

A chi rivolgersi 

É possibile telefonare al numero 0174/677184 (Mondovì) per avere informazioni e per prenotare la visita e gli esami di idoneità. Sarà così possibile programmare successivamente la donazione di plasma. Il materiale si conserva a lungo ed è quindi potenzialmente molto utile fare "scorte" anche e soprattutto per l'eventuale fase post-sperimentazione.

La particolarità dello studio monregalese

Al "Regina Montis Regalis" lo studio del plasma ha una peculiarità unica nel suo genere grazie a un'apparecchiatura speciale: un congelatore, a disposizione dall'8 giugno scorso del servizio di Medicina trasfusionale, che consente non solo di raccogliere e conservare il plasma ma anche, in collaborazione con la Medicina e con la Terapia intensiva, a verificare l'efficacia del plasma iperimmune nei soggetti affetti da Covid-19. L'apparecchiatura era stata acquisita grazie alla raccolta fondi promossa dall'associazione "ASSO Amici della Sanità Sud Ovest".  Mondovì non è dunque solo centro di raccolta, ma anche di sperimentazione sui pazienti.

Lo studio regionale 

Con la seconda ondata dalla Città della Salute di Torino – capofila all'interno dello studio regionale – in giù aumentano le richieste per essere sottoposti alla cura sperimentale del plasma, al centro dell'attenzione mediatica mesi fa. Il silenzio successivo non ha interrotto i lavori: il piano piemontese prevede, come da protocolli scientifici, tempo. 18 mesi in tutto per testare e valutare l'efficacia della terapia, e 180 pazienti. Da specificare, come già spiegato qui, che non c'è contrapposizione tra cura al plasma (intenti curativi) e il vaccino (che ha invece intenti preventivi). LEGGI ANCHE: Al via a Mondovì la donazione del plasma anti Covid Nella ricerca piemontese, a differenza di altre esperienze finora condotte anche in Italia, viene paragonato l'uso di plasma dei guariti, sia con l'uso di plasma di donatori che non hanno avuto contatto con il virus, sia con l'uso della terapia medica standard del Covid-19. Premettendo che a tutti i pazienti arruolati viene garantita la migliore terapia standard disponibile. L'efficacia del trattamento è valutata in termini di riduzione della mortalità, di durata della degenza in terapia intensiva e di durata del supporto respiratorio, oltre alle variazioni di altri numerosi parametri clinici (qui il link allo studio clinico).
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x