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Nell'operazione sui neo-nazisti spuntano le "teorie accelerazioniste". Ma cosa sono?

Esplorare l'accelerazionismo: una filosofia politica tra superamento del capitalismo e fusione umano-macchina, ispiratrice della radicalizzazione moderna.

"Accelerazionismo: la filosofia che ridisegna il futuro tecnologico"

Nick Land, il teorico dell'accelerazionismo

Nelle recenti notizie di cronaca sulle indagini relative ai movimenti neofascisti si è parlato anche delle "teorie accelerazioniste" che li avrebbero ispirati. Non sappiamo, ovviamente, i contenuti dell'indagine, ma può essere significativo spiegare al lettore che cosa è l'accelerazionismo, una teoria che ha preso piede negli ultimi decenni anche negli ambienti di estrema destra.

Si tratta di una corrente di filosofia politica che sostiene il superamento del capitalismo non col contrasto, ma appunto con l'accelerazione dei suoi processi interni. La teoria nasce all'interno del Cybernetic Culture Research Unit (CCRU) dell’Università di Warwick, fondato nel 1995, agli albori della rete di massa, da Sadie Plant e da Nick Land. La teoria parte dalla ripresa delle idee di Gilles Deleuze e Félix Guattari, ma si allontana presto da loro biforcandosi in due correnti: da un lato l'accelerazionismo di sinistra marxista, che vuole accentuare le contraddizioni per produrre il crollo del sistema e l'avvento di una società comunista; dall'altro quello "di destra", legato a Nick Land, che vuole la rimozione di ogni vincolo al capitalismo per avvicinare il più possibile la "singolarità", il salto quantico delle grandiose evoluzioni tecnologiche che esso può produrre senza freni. Una posizione vicina, per certi versi, al superomismo dello storico futurismo italiano di marinettiana memoria, ovviamente aggiornato alla nostra epoca. La fusione tra l'uomo e la macchina produrrà un mondo postumano visto come bellissimo, almeno per l'élite che potrà beneficiarne. La cosa si lega a quello che è stato definito "Illuminismo oscuro", dove il culto per il progresso tecnologico si associa a una visione differente, anzi opposta, nello sviluppo sociale.

Tali teorie si sono oggi diffuse e radicalizzate, allontanandosi anche dalle posizioni originali di Land, e costituiscono sicuramente una delle sfide future della nostra società ipertecnologica.

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