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Addio a Ornella Vanoni, voce "senza fine" della canzone italiana

Con oltre 70 anni di carriera, più di cento album e un talento sempre riconoscibile, Vanoni lascia la scena come una stella eterna, capace di reinventarsi fino all’ultimo.

Addio a Ornella Vanoni, voce "senza fine" della canzone italiana

Ornella Vanoni negli anni '60

Con la morte di Ornella Vanoni, a 91 anni, se ne va una vera icona della canzone italiana, una presenza costante e raffinata che ha attraversato generazioni e decenni. Della Vanoni forse colpisce soprattutto questo: la capacità di occupare costantemente la scena, dominandola, dall'esordio della nostra vera cultura pop di massa, negli anni '50, fino al giorno d'oggi. Forse, addirittura, la maschera graffiante, ironica e autoironica degli ultimi decenni ha perfino un po' offuscato un curriculum artistico di altissimo livello, di cui forse non tutto il grande pubblico televisivo era consapevole. 

Nata nel 1934 a Milano, dopo gli studi all’estero tornò nei primi anni ’50 e, nel 1953, si iscrisse all’Accademia d’arte drammatica del Piccolo Teatro, diretto da Giorgio Strehler. Con lui iniziò anche una relazione “scandalosa” per l’epoca: Strehler era infatti sposato e molto più anziano, mentre lei aveva appena vent’anni. Nel 1956 debuttò come attrice in Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, acquisendo un’eleganza teatrale che sarebbe rimasta con lei tutta la vita. Nel 1957 avrebbe recitato, sempre al Piccolo Teatro, nei "Giacobini" di Zardi, sulla Rivoluzione Francese, cantando alcune ballate.

Il passaggio al mondo della musica avvenne poco dopo. Nel 1958 incise il suo primo EP per Dischi Ricordi, intitolato Le canzoni della malavita, con brani come Jenny delle Spelonche dall’“Opera da tre soldi” di Brecht. Quando incontrò Gino Paoli nel 1960, iniziò un’intensa storia d’amore e un sodalizio artistico che diede alla luce Senza fine, un brano destinato a diventare un classico e a consolidare il suo nome nella memoria collettiva. Dopo il breve e infelice matrimonio con l'impresario teatrale Lucio Ardenzi (1960-1962) continua una carriera lunghissima e di successo, a Broadway nel 1964, dal 1965, per moltissime volte, a Sanremo.

In oltre 70 anni in scena Vanoni pubblicò più di cento album e collaborò con alcuni dei più grandi autori e musicisti italiani e internazionali. Vanoni è stata l’unica donna e la prima artista in assoluto a vincere due Premi Tenco, oltre a una Targa Tenco.

Malgrado gli anni, Ornella Vanoni non ha mai davvero lasciato la scena: fino all’ultimo è rimasta un volto ricercato in televisione, non come semplice elemento-nostalgia del passato, anzi, ma propiro per la capacità di sorprendere con la sua ironia, la sua memoria e la sua autenticità da grande personalità di spettacolo. 

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