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26 Settembre 2025 - 08:38
Lo si attendeva da tempo, dopo che uno stralcio di trailer caricato su youtube aveva mandato in fibrillazione molti fan, l'uscita del primo film dedicato a Mando e a Grogu programmata per il 20 maggio del prossimo anno. Un attesa nervosa per gli amanti di Star Wars che negli ultimi anni si sono appassionati sempre più alle figure un po' grigie e un po' umane della galassia "lontana lontana" ideata da George Lucas.
Tutto era iniziato con qualche episodio della serie animata "The Clone Wars" con protagonisti non i jedi, i cloni o i grandi nemici, ma personaggi semplici che si ritrovavano invischiati negli avvenimenti principali quasi per caso. A condurre in questa direzione era stata anche l'uscita di "Rogue One", primo film della saga in cui non si vede nemmeno una spada laser se non sul finale, con quel massacro compiuto da Darth Fener che per la prima volta si focalizzò sulla sofferenza e sulle azioni dei semplici soldati senza nome. Celebre in questo caso il primo piano sul soldato ribelle a denti stretti, pochi istanti prima di aprire il fuoco sul signore dei sith.
"Rogue One" è forse il punto di rottura all'interno della saga di Guerre Stellari. Si può quasi dire che si verifica, escludendo volutamente la trilogia sequel, una divisione tra un prima ed un dopo l'uscita del film. Se fino al 2016 il pubblico era abituato a duelli epici tra l'eroe buono ed il malvagio cattivo, mentre i soldati si scontrano e le navicelle si schiantano senza che l'obiettivo si fermi troppo su di loro, l'uscita di "Rogue One" spazza via i cardini del franchise: niente più uso della Forza, con un certo scetticismo nella sua esistenza da parte di alcuni personaggi, niente generali vittoriosi festeggiati in pompa magna o jedi che arrivano stile "deus ex machina" nel momento del bisogno. Le scene si fanno corali, mostrando i soldati dell'Alleanza Ribelle e dei loro comandanti intenti a prendere decisioni e studiare strategie per sconfiggere l'Impero, mostrando dubbi, preoccupazioni e le crepe interne ai ribelli celate nei primi film.
Il passo successivo arriva poi con la serie "Andor", la quale indaga le motivazioni che spingono i singoli ribelli ad unirsi al movimento e raccontando come le singole cellule di rivoltosi siano spesso indipendenti e mal organizzate. Intanto si affianca anche il mondo della politica, la quale assume un ruolo centrale, sfatando il mito che basta un contrabbandiere, il suo compagno peloso, una principessa ed un ragazzo che si riscopre jedi per ribaltare una dittatura.
Mentre da un lato si indagano quindi i retroscena della resistenza, inizia a nascere un interesse in ciò che succede subito dopo la fine dell'Impero con l'uscita di "The Mandalorian". E così si scopre di come l'idillio della Nuova Repubblica sia in fin dei conti una facciata che copre le tante aree grigie nate dal poco controllo del governo su certi pianeti. Si conoscono gli abitanti di quelle aree, criminali, cacciatori di taglie, giocatori da azzardo già visti con il film "Solo" sulle origini di Han Solo, in un clima spesso ispirato al genere dello "spaghetti western".
Qui il protagonista è il Mandaloriano, inizialmente scambiato per il presunto defunto Boba Fett, il quale dà la caccia ai criminali per conto di altri criminali, svelando il mondo a lungo celato di Star Wars, con ben poca Forza al suo interno. Mentre si seguono i tentativi di sopravvivere di Mando, si svela anche la sorte toccata ai vecchi imperiali, tra coloro che hanno goduto dell'amnistia e ne sono usciti puliti e chi invece pianificano per rovesciare il nuovo governo.
Il ritorno di Boba Fett, e la serie a lui dedicata apre poi una finestra sul crimine organizzato il cui potere si afferma proprio in quelle aree a sostituire la Nuova Repubblica, a volte finendo per aiutare i cittadini e le persone comuni.
Proprio quest'attenzione ad avvenimenti che coinvolgono il popolo e che lo vedono protagonista, o dove un cittadino tra tanti diventa per anche solo un istante l'eroe, è ciò che ha reso popolari quest'ultimi ampliamenti dell'universo di Star Wars che è riuscito a "disintossicarsi" da quel concetto di Forza diventato quasi opprimente e visto come soluzione a qualsiasi problema, trovando nel popolo, e in questo caso le due rivolte della serie "Andor" ne sono l'esempio, la vera arma contro l'Impero.
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