Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

“Coltivate semi di pace e di speranza”

Il vescovo Egidio Miragoli a tutti i partecipanti alla giornata conclusiva del "Tempo del creato"

“Coltivate semi di pace e di speranza”

Percorso a tappe a Vicoforte, sul tema del messaggio di Papa Leone “Semi di pace e di speranza”

“Tempo del Creato”, in chiave ecumenica, si è aperto il 1° settembre con la “Giornata della Creazione” e si è concluso sabato 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Occasioni fruttuose per riconoscere, apprezzare e condividere i propri “semi di pace”, pregando e impegnandosi concretamente per il creato in particolare, facendosi interpellare dagli 800 anni del Cantico delle Creature.

A conclusione del “Tempo del creato” la Diocesi di Mondovì ha riproposto l’iniziativa già sperimentata fruttuosamente lo scorso anno a Certosa di Val Pesio, allestita dall’Azione cattolica diocesana di Mondovì, dalla Commissione diocesana per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso, dalla Commissione diocesana per i problemi sociali, dalla Chiesa cristiana evangelica di Mondovì, dalla Chiesa ortodossa rumena di S. Giacomo di Putna di Fossano e Mondovì, dalla Chiesa ortodossa di S. Giovanni Suceava di Mondovì, nonché dalle Sorelle Clarisse di Vicoforte.

Sabato 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, è stato organizzato un percorso a tappe a Vicoforte, sul tema del messaggio di Papa Leone “Semi di pace e di speranza”, nella giornata mondiale per la cura del creato, con tappe intermedie passando e sostando dal Monastero di S. Chiara, anche per sottolineare gli 800 anni dalla composizione del Cantico delle creature a cura di Francesco d’Assisi.

Mons Miragoli: «Non possiamo restare indifferenti»

 «All'inizio di questa giornata che vi vede in cammino sul tema "Semi di pace, semi di speranza", vi raggiungo per un saluto che vuole esprimere vicinanza e condivisione – ha scritto il vescovo di Mondovì, Egidio Miragoli,  in uno messaggio per questa iniziativa ecumenica incentrata sul “Tempo del creato” da Fiamenga al Santuario –. A fronte di tante persone che vivono in anonimi contesti urbani, abbiamo la fortuna di vivere immersi nella natura della nostra pianura, delle nostre colline e delle montagne che ci circondano. E tuttavia non possiamo restare indifferenti alla preoccupazione più generale della Chiesa e dei popoli che fa da sfondo all'iniziativa ecumenica di questo mese. Chissà quante volte ci siamo sentiti impotenti davanti alle tante ferite inferte al creato, per incuria o deliberatamente, per egoismo, interessi, calcoli politici ed economici. Negli ultimi tempi abbiamo visto, poi, l'esito devastante delle guerre su territori magnifici stravolti e trasformati in macerie. In altre parole, a fronte della riscoperta teorica del tema "ecologia" manca ancora la consapevolezza pratica che distruggere la natura e l'ambiente è distruggere il nostro futuro. L'iniziativa di oggi, festa di san Francesco, cantore della bellezza del creato, non risolve i problemi ma è un "piccolo seme" (per riprendere l'immagine del messaggio papale) che in questa porzione di Chiesa e di mondo viene gettato. Tutti ci auguriamo che cresca, da tutti custodito e coltivato, che contribuisca a creare mentalità di rispetto, anzi, di amore per questa nostra casa comune. Vi auguro una buona giornata, ricca di fraternità, di pace e di speranza».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x