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24 Ottobre 2025 - 16:01
La Terza Assemblea sinodale che la Chiesa italiana vivrà sabato 25 ottobre vuole essere un ulteriore e decisivo passo del cammino intrapreso. I partecipanti all’Assemblea, con autentica corresponsabilità ecclesiale, esprimeranno – attraverso l’esercizio del voto sulla proposta di Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia – un segno di presenza viva, vissuta e reale, e non occasionale o astratta. Il lavoro compiuto dal febbraio 2021 a oggi ha delineato i tratti di una sperimentazione dell’arte dell’ascolto che è già parte dell’annuncio, così come la cura delle relazioni è già accoglienza e valorizzazione di mondi diversi: “dalla scuola al lavoro, dall’arte allo sport, dall’imprenditoria alle professioni, dal volontariato all’impegno politico, fino ai luoghi più segnati dall’emarginazione come le carceri e le situazioni di disabilità” (Lievito di pace e di speranza, “Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia”).
Tanti, ad oggi, i frutti del percorso di questi quattro anni, ma ancora molti restano i semi da condividere, perché “i cristiani non sono ‘un altro genere’ rispetto alle donne e agli uomini del loro tempo. Ne respirano i problemi e le risorse, ne vivono gli stessi drammi e le stesse opportunità”.
«L’aver individuato alcuni snodi pastorali prioritari faciliterà i cristiani delle Chiese in Italia a trovare “la concordia nelle cose essenziali, la libertà nelle cose dubbie che richiedono ulteriori riflessioni e la carità in tutte”. Le esperienze di comunione, partecipazione e missione hanno indicato prassi da coltivare e valorizzare, così come nuovi percorsi da intraprendere con il coraggio del discernimento, quello suggerito e animato dallo Spirito Santo. Vivere l’esperienza della Terza Assemblea sinodale significa ribadire la vitalità della Chiesa, intrisa di slanci e di fatiche, di sfide e di paure, di stili nuovi e di fragili consuetudini rassicuranti – scrive sul SIR Daniela Palladinetti –. Il plurale presente nella società sprona tutti, singoli e comunità, a un’azione generativa che, partendo dal discernimento dei tempi e da una formazione integrale, sappia abbracciare l’umanità intera e dire che è ancora possibile un cambiamento, per tendere all’unità e alla fraternità, all’amicizia e alla condivisione. Più che fornire risposte, è urgente dare ospitalità alle domande, specie quelle degli ultimi, dei giovani, di quanti sono in ricerca, in una conversione reciproca e una partecipazione condivisa. La Chiesa italiana, con la ricezione del Documento di sintesi che verrà votato durante la Terza Assemblea sinodale, e poi offerto per l’approvazione al Consiglio episcopale permanente, avrà un utile strumento per proseguire il Cammino sinodale, “garanzia di un Noi ecclesiale allargato, inclusivo, capace di favorire un reciproco riconoscimento tra i credenti, all’altezza di dare forma storica alla figura conciliare di una Chiesa - popolo di Dio”».
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