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Alpinista sospeso nel vuoto sul "Dente del Gigante": salvato dopo ore di paura

Drammatica avventura per l'escursionista, che è stato recuperato grazie al tempestivo intervento del Soccorso Alpino, mentre si riaccende il dibattito sulla sicurezza in alta quota

Alpinista sospeso nel vuoto sul "Dente del Gigante": salvato dopo ore di paura

L'alpinista sospeso, in un immagine del TgR Valle d'Aosta

Momenti di terrore sul Dente del Gigante, una delle cime più iconiche del massiccio del Monte Bianco, dove un alpinista italiano è rimasto bloccato sospeso nel vuoto per diverse ore, aggrappato alla corda sotto una delle pareti più verticali della montagna. Solo l’intervento tempestivo del Soccorso Alpino ha evitato una tragedia.

L'incidente: sospeso a oltre 4000 metri

Nel primo pomeriggio di ieri, 16 luglio, un alpinista stava affrontando l’ascesa della via normale al Dente del Gigante insieme a un compagno di cordata. Giunti a circa 4.000 metri di quota, poco sotto la vetta, un improvviso crollo di roccia ha colpito il suo zaino, facendogli perdere l’equilibrio. L’uomo è scivolato per qualche metro finendo nel vuoto, rimanendo appeso alla corda di sicurezza nel tratto più esposto della parete.

Il compagno ha immediatamente allertato il 112, e le squadre del Soccorso Alpino Valdostano sono intervenute con grande rapidità. Le difficili condizioni del vento in quota hanno complicato le operazioni di recupero e non è stato possibile utilizzare l'elicottero. Dopo circa due ore, l’alpinista è stato recuperato da terra e trasportato a valle in stato di shock, ma fortunatamente illeso. Il compagno di cordata, rimasto in posizione sicura, è stato riportato al rifugio Torino senza necessità di assistenza medica.

La lezione della montagna: prudenza e preparazione

L’episodio ha riacceso l’attenzione sull’importanza della sicurezza in alta quota. Anche per alpinisti esperti, la montagna può rivelarsi imprevedibile, soprattutto su itinerari tecnici come il Dente del Gigante, dove le condizioni possono cambiare repentinamente. Le autorità del Soccorso Alpino hanno sottolineato la necessità di una preparazione tecnica adeguata, una valutazione accurata del meteo e dell’attrezzatura, e soprattutto la capacità di riconoscere i segnali di pericolo e sapere quando è meglio rinunciare. È fondamentale comunicare sempre il proprio itinerario, portare con sé dispositivi GPS e radio d’emergenza, e non sottovalutare mai l'importanza dell’esperienza sul terreno. In caso di difficoltà, mantenere la calma, assicurarsi in una posizione stabile e chiamare tempestivamente i soccorsi può fare la differenza tra la vita e la morte.

Un lieto fine, ma non un caso isolato

Il Dente del Gigante, per la sua spettacolare verticalità e l’esposizione costante, attira ogni estate centinaia di alpinisti da tutto il mondo. Tuttavia, come ricordano gli esperti, “la montagna non perdona l’improvvisazione”. L’episodio di ieri si è concluso senza vittime grazie alla prontezza del compagno di cordata e all’efficienza dei soccorritori, ma serve da monito a chiunque voglia affrontare l’alta quota: il rispetto della montagna è la prima regola per tornare a casa.

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