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31 Luglio 2025 - 08:42
La Commissione bilancio sta andando avanti da giorni: quasi 300 emendamenti
«Se ci sarà bisogno occuperemo anche le notti in Aula». Lo avevano giurato, o minacciato secondo i punti di vista, la capogrutto 5 Stelle Sarah Disabato coi suoi consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio. Non solo loro: tuitte le minoranze. L'hanno fatto davvero: 275 emendamenti. Per la prima volta nella storia della Regine Piemonte, la Commissione Bilancio si è riunita di notte.
"Ostruzionismo", si definisce così nel linguaggio politico. «Io non la definirei "ostruzionistica" - ha detto Gianna Pentenero, capogruppo PD - perché da giorni stiamo avanzando proposte concrete con emendamenti. Se, come ci hanno detto, è essenziale reperire i 150 milioni per garantire la sopravvivenza del bilancio, noi abbiamo delle proposte che possono sostituire o mitigare fortemente l’aumento dell’Irpef. Non vogliamo che questa proposta passi e che colpisca il ceto medio».
L'Irpef aumenta: «Col passaggio a tre scaglioni, dovevamo farlo»
L'assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha spiegato la manovra alla Commissione
Sono 283 gli emendamenti presentati sul testo in tutto: oltre 270 sono di opposizione, 5 della Giunta e 3 sono stati depositati da consiglieri di maggioranza. È dal 28 luglio che l'esame sta andando avanti, compreso "in notturna". La seduta del Consiglio regionale prevista il 29 luglio, è stata sconvocata dai capigruppo.
All’esame dei commissari c’è sempre il disegno di legge 93 “Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2025 – 2027”. Il nodo da superare tra maggioranza e opposizione è l’emendamento che prevede una revisione temporanea delle percentuali dell’Irpef regionale.
La Commissione ieri si è riunita nel pomeriggio e in serata: sono stati esaminati altri 24 emendamenti, 17 erano stati esaminati ieri mattina e 34 nella "maratona notturna" del 30. La Conferenza dei capigruppo, presieduta da Davide Nicco, ha intanto stabilito di convocare l’Assemblea regionale oggi, giovedì 31 luglio, dalle 14 alle 20 e venerdì 1 agosto dalle 10 alle 20 per discutere – se veranno licenziati dalla prima Commissione – i Disegni di legge 93, Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2025–2027 e 87, Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2024 e la Proposta di delibera 125, Bilancio di previsione del Consiglio regionale esercizi 2025-2027. Approvazione della proposta di variazione di assestamento e attestazione della sussistenza degli equilibri generali.
Si passa a tre scaglioni, dagli attuali quattro, e questa modifica dovrà essere recepita da tutti i territori entro il 2028: una sola tra gli 0 e i 28 mila euro, una tra i 28.001 e i 50 mila l’anno, l’ultima oltre i 50. Stando ai dati, questo aumento andrà a colpire principalmente il ceto medio: la fascia 15-28 mila euro dovrà versare 33 euro in più (si tratta del 45% dei piemontesi), quella 28-50mila euro pagherà 106 euro in più (il 26% dei piemontesi). Una stangata. Saranno esentati dagli aumenti i redditi inferiori a 15.000 euro, per i quali l'aliquota rimarrà al 1,62%, e quelli superiori a 50.000 euro, che già pagano l'aliquota massima consentita dalla normativa vigente, pari al 3,3%. L'assessore Tronzano ha detto che “il passaggio a tre scaglioni comporta minori entrate per 150 milioni circa”.
In sintesi:
«Nel piano triennale – ha aggiunto l’assessore – abbiamo già deciso una riduzione delle aliquote che comporterà una perdita di gettito pari a circa 50mila euro, per confermare come questa manovra sia solo temporanea».
«Tutta la discussione di questi giorni si basa su un emendamento sull’aumento dell’Irpef che neanche è ancora stato depositato. Per ora invece abbiamo un foglietto sventolato dall'assessore, che non ci ha mai fornito i dettagli dell'operazione tanto hanno paura di fare questa manovra alla luce del sole. L'aumento delle tasse è opera della destra, ad ogni livello di Governo. Siamo pronte a continuare a fare opposizione e siamo intanto soddisfatte di aver fatto tramontare i piani di Cirio di concludere questo blitz entro luglio» dice la capogruppo regionale AVS Alice Ravinale.
Disabato: «Cirio aveva promesso di non aumentare le tasse, invece siamo all’ennesima stangata. Dopo l’eliminazione dell’esenzione del bollo auto per veicoli ecologici, ora in piena estate, arriva un provvedimento ben più pesante: l’aumento dell’Irpef. Una manovra, che senza mezzi termini, definiamo una ‘presa per il culo’ nei confronti degli elettori. A fronte di questi sacrifici, non c’è alcun piano chiaro su come verranno utilizzati i fondi: nessun potenziamento dei servizi, né investimenti su sanità, scuola, trasporti o welfare».
«L’aumento dell’addizionale Irpef è un attacco diretto al ceto medio - ha dichiarato la presidente del Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte, Vittoria Nallo (Italia Viva) -. La maggioranza sta tentando un blitz approfittando della pausa estiva per far passare il provvedimento nel silenzio generale, sperando che i piemontesi non se ne accorgano».
Gilua Marro AVS: «Chiedo che la Regione si faccia carico dei costi di degenza in RSA per le persone non autosufficienti, come previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza. Solo nel cuneese ci sono oltre 1.400 famiglie che aspettano da mesi un sostegno economico di 1.500 euro a cui avrebbero diritto, ma che restano in lista d’attesa».
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