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17 Novembre 2025 - 10:55
«Mentre il Governo Meloni continua ad aumentare le risorse per la scuola privata (arrivate a 750 milioni nel 2025), alla scuola pubblica toccano solo tagli e provvedimenti ideologici». AVS lancia una proposta di legge per ridurre definitivamente il numero massimo di alunni per le classi scolastiche: «Stop alle "classi pollaio"».
Il banchetto di AVS sarà a Mondovì sabato 22 novembre dalle 9,30 alle 12.
In molte scuole del Paese il problema è ancora oggi di assoluta attualità: molti docenti sono costretti a insegnare in classi sovraffollate e spesso, in violazione delle norme, con la presenza di un numero troppo alto di studenti con disabilità. «In questo modo si rischia di verificare una riduzione della qualità dell’insegnamento, che viene costretto alla mera lezione frontale - scrive AVS -: si penalizzano gli alunni con maggiori difficoltà o provenienti da contesti di povertà educativa e si rende impossibile l’attenzione ai bisogni educativi di ognuno e ognuna, rinunciando all’inclusione degli alunni con disabilità e trasformando intere classi in ghetti o in spazi invivibili. Il ministro Valditara riduce gli organici giustificandosi con i dati demografici - scrive AVS -: per la prima volta da cinque anni a questa parte il numero dei docenti per l’anno scolastico 2025/2026 si è ridotto di 5.660 unità e, da settembre 2026, anche il numero dei collaboratori scolastici si è ridotto di 2.147 unità. Al contrario, i dati demografici potrebbero finalmente rendere sostenibile la riduzione del numero di studenti per classe, permettendo di consegnare definitivamente al passato il problema del sovraffollamento, creato dai provvedimenti del Governo Berlusconi nel 2008, quando la spesa per l’istruzione fu ridotta di circa 3 miliardi, tagliando circa 130.000 unità di personale tra docenti e personale ATA».
Cosa chiede AVS, fra gli altri punti: massimo 20 studenti per classe, massimo 18 studenti se è presente un’alunna o un alunno con disabilità, massimo 15 studenti se nella classe sono presenti più alunni o alunne con disabilità. più forza nel contrasto dell’abbandono scolastico e maggiore benessere psicologico per studenti e studentesse; basta accorpamenti e chiusure di interi plessi: un dirigente scolastico ogni 400 studenti e uno ogni 200 studenti nelle piccole isole e nei comuni montani; aumento del personale ATA per garantire sorveglianza e assistenza in ogni area degli edifici scolastici; riduzione del finanziamento alle scuole private»
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